La Lombardia mette a bilancio 1,6 miliardi per comprare 160 treni
La previsione è che i nuovi treni cominceranno ad entrare in circolazione fra tre anni. Si parte con 30 milioni nel 2017, 35 nel 2018 e nel 2019 e poi 1 miliardo e 507 milioni dal 2020 fino 2032
Oltre 1 miliardo e 600 milioni per l’acquisto di 160 nuovi treni che sulle rete ferroviaria lombarda andranno ad aggiungersi agli attuali 350 che effettuano 2300 corse al giorno.
L’obiettivo è scritto nero su bianco nell’Assestamento di bilancio approvato martedì sera (11 luglio) a maggioranza dalla Commissione presieduta da Alessandro Colucci (Lombardia Popolare). L’assessore regionale al Bilancio Massimo Garavaglia ha parlato di “progetto importantissimo destinato a cambiare le cose”.
Si parte con 30 milioni nel 2017, per poi salire a 35 nel 2018 e nel 2019. La rimanente spesa restante di 1 miliardo e 507 milioni è stanziata dal 2020 fino 2032 .
La previsione è che i nuovi treni cominceranno ad entrare in circolazione fra tre anni. L’acquisto sarà diretto da parte della Regione, niente contratto di servizio, come fanno in altre Regioni, “per evitare – ha sottolineato Garavaglia in Commissione – riflessi negativi sulle tariffe”.
In aula Patto Civico è PD su questa questione si sono astenuti: secondo il capogruppo PD Enrico Brambilla la verità è che dietro l’annuncio “Maroni alla fine mette pochi soldi veri e con quattro anni di ritardo”. Sì invece dal Movimento 5 Stelle, con Stefano Buffagni che tuttavia ha parlato “di operazione di marketing perché i treni li vedranno forse i nipoti dei pendolari ”.
“Partendo dal noto principio in base al quale da ogni crisi può nascere un’opportunità, dopo i problemi che sono sorti per colpa del caldo, che ha generato disservizi, abbiamo svolto una serie di incontri e valutato come risolvere la situazione: abbiamo deciso di fare questo straordinario
investimento, che e’ la risposta immediata e coerente – lo ha spiegato il presidente Roberto Maroni -. Una risposta, che e’ un risultato storico, di cui siamo orgogliosi, perchè tiene conto di tutte le esigenze e anche perché è in coerenza col percorso che stiamo costruendo”.
Diversa l’opinione del Pd all’opposizione. Il segretario regionale del Pd Alessandro Alfieri e il capogruppo in Regione Enrico Brambilla commentano così: “E’ un’operazione di fine stagione con pochi soldi veri e una notevole ipoteca sugli investimenti dei prossimi quindici anni. Se la Regione si fosse resa conto a inizio legislatura e non a pochi mesi dal voto dell’emergenza dei treni lombardi, che sono vecchi e inefficienti, oggi i pendolari apprezzerebbero la differenza.”
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