Capolago, penne nere in festa
Torna la kermesse organizzata dal gruppo Alfonso Rodili insieme alla banda Giuseppe Verdi. L’immancabile “festa al bosco”, come la chiamano affettuosamente organizzatori, apre le danze venerdì 14 luglio alle ore 19

C’è profumo di Alpini sulle rive del lago di Varese. L’inconfondibile odore della polenta, del pesce fritto e della griglia sono solo alcuni degli antichi sapori della festa che anima il rione di Capolago.
In via del Porticciolo la banda Giuseppe Verdi e il gruppo Alfonso Rodili attendono i loro ospiti dalla sera venerdì 14 luglio. Durante i dieci giorni di festa numerosi volontari garantiranno un servizio completo – sia a pranzo che a cena – : dalle ordinazioni fino alla consegna ai tavoli.
«Siamo una realtà consolidata – spiegano gli organizzatori –: ogni anno mettiamo tante energie per realizzare un evento che ci dà molte soddisfazioni; non solo in termini economici ma soprattutto di semplice e genuina felicità».
Il ricavato della festa, infatti, serve sia al sostentamento della Banda ma anche ad aiutare le associazioni locali. «Aiutare il prossimo è, forse, il più importante insegnamento che gli Alpini ci hanno trasmesso – continuano gli organizzatori –: con questa festa vogliamo fare proprio questo; oltre a creare un momento di ritrovo per amici che, magari, fanno fatica a vedersi durante l’anno».
Questi “amici” sono la colonna portante della festa: sono loro il cuore pulsante che per dieci giorni lavora con tanti sorrisi e molta passione. Animati dalla sola idea di fare qualcosa di buono per gli altri – rallegrando i tavoli della festa o arrivando dove c’è bisogno – i volontari sono pronti a un importante tour de force.
«È molto faticoso – sorridono gli organizzatori – ma osservare la gioia sul volto dei nostri ospiti mentre mangiano è una sensazione inspiegabile. Anche se la cosa più emozionante avviene dopo, quando le persone rimangono con noi: cantano e ridono in compagnia, accompagnando il tutto con buon bicchiere. Vedere che si sentono a casa ripaga i nostri sacrifici e il nostro sudore. Vogliamo proprio questo: che i nostri ospiti si sentano a casa».
Sul fronte menù, squadra che vince non si cambia. Non possono mancare polenta con asino e trippa ma anche l’ormai famoso fritto misto. Senza dimenticare il più classico dei “piatti” da festa popolare: il panino con la salamella, e altre specialità dalla griglia. Non mancheranno, ovviamente, varietà di contorni e una vasta scelta di bevande, vini, birre, fino agli ammazzacaffè.
Non resta che segnare in agenda e accorrere in via del Porticciolo: gli alpini vi aspettano, per mangiare e bere tutti insieme, come sempre in allegria!
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