Regole antiterrorismo per le feste? “A Busto facciamo squadra, niente verrà sospeso”
Sono una cinquantina le feste e sagre che d'estate animano Busto Arsizio e che adesso devono fare i conti con nuove norme e regolamenti, dai vetri ai mercatini. Ecco come si sta affrontando la situazione
Feste patronali, sagre, celebrazioni di fine anno scolastico. Sono almeno 50 le feste che nella stagione calda animano Busto Arsizio, un ricco calendario di eventi mandato avanti da un esercito di volontari che adesso devono fronteggiare nuove stringenti norme di sicurezza. Dopo l’attentato sulla Rambla di Barcellona e il caos della finale di Champions a Torino tutti gli eventi pubblici devono rispettare nuove normative che in alcuni casi hanno portato all’effetto collaterale del loro annullamento. Ma non a Busto Arsizio.
«Qui tutto è confermato, noi non molliamo e ci adeguiamo» dice risoluto Mario Cislaghi, storica anima della festa di San Giuseppe e di fatto coordinatore di tutti i gruppi. «Certo, ora tutto sarà più difficile da gestire e ci vorrà più tempo -continua- ma noi ci stiamo organizzando bene e saremo pronti a rispettare tutte le norme». E sono tante quelle nuove: dal divieto di vendere prodotti in vetro o lattina fino alle capienze delle aree passando per le barriere antisfondamento o i piani di evacuazioni anche da parchi e oratori.
Ci sono però altri problemi che sarà un po’ più difficile da superare, come ad esempio la questione mercatini. «In quei casi bisognerà chiudere le strade con alcune protezioni -continua Cislaghi- ma le soluzioni non mancano: settimana scorsa a Castellanza hanno usato delle auto messe in mezzo alla strada, ma in questi casi devono sempre esserci persone pronte a spostarle». Regole e circolari che questa volta dovranno essere messe in pratica davvero perchè «prima di ogni festa ci sarà una commissione formata da rappresentati di Asl, Vigili del Fuoco e comune per verificare la situazione e il rispetto delle norme» e in questo senso «i nostri contatti sono iniziati da mesi per agevolare tutti, anche le feste più piccole».
E in effetti ad aprire le danze di questa nuova stagione saranno tre feste molto grosse: San Giuseppe, Madonna in Veroncora e Sacconago. Dei pezzi da 90 che segneranno la strada anche per la nascita di un vero e proprio coordinamento delle feste in città. Anche di questo si discuterà in un incontro convocato in comune lunedì prossimo nel quale i rappresentanti di tutte le associazioni e realtà che organizzano feste, «una cosa che abbiamo sempre fatto -chiosa Cislaghi- ma che ora è il caso di rendere strutturale».
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