Primo maggio, Confagricoltura: “Vacanze in agriturismo”
Le permanenze medie per il ponte del Primo Maggio, osserva ancora Agriturist sono prevalentemente di 2 notti

Il ponte del Primo Maggio milioni di Italiani lo trascorreranno negli agriturismi, a
contatto con il verde coltivato e la natura, godendo delle bellezze paesaggistiche, di
tradizioni e cultura rurale, dell’offerta enogastronomica genuina, di sport all’aria
aperta (in particolare equiturismo, cicloturismo, trekking). Lo sottolinea Agriturist,
l’associazione del turismo in campagna, promossa da Confagricoltura, che ha fatto il
punto sulla situazione nelle varie regioni.
L’aumento delle prenotazioni – pone in evidenza Agriturist – riguarda soprattutto i
turisti italiani. Ma in Piemonte il pienone è dato dagli stranieri (tedeschi, svizzeri,
austriaci e francesi) con soggiorni mediamente di tre giorni. In particolare si registra
il tutto esaurito nelle Langhe e nel Monferrato.
Le permanenze medie per il ponte del Primo Maggio – osserva ancora Agriturist –
sono prevalentemente di 2 notti; si differenzia la Campania con prenotazioni di più
notti. Si prevede pieno soprattutto in Costiera e in concomitanza con sagre e
manifestazioni. Continuano prenotazioni last minute.
Tutta la Toscana fa il pieno. Soggiorno medio di due notti. Decisamente meglio di
Pasqua grazie alle temperature piacevoli. Unico neo i pernottamenti troppo brevi di
turisti prevalentemente italiani, anche se sulla costa cominciano ad arrivare i
tedeschi.
Soggiorni più lunghi, anche di 3 notti si registrano in Puglia, dove c’è il tutto esaurito e la richiesta si mantiene alta con soddisfazione degli operatori: al top il Salento e il brindisino, benissimo Bari ed il Gargano.
Lombardia molto bene. Operatori soddisfatti soprattutto in collina e sui laghi, Garda in testa. Pernottamenti minimi tre giorni, ma qualche arrivo c’è già stato dal 26/27
aprile.
Liguria bene, anche se i soggiorni sono brevi e last minute. Benissimo Emilia
Romagna.
Sicilia con luci ed ombre – evidenzia Agriturist -. In provincia di Trapani situazione in parte compromessa dalla riduzione dei voli low cost dell’aeroporto che taglia fuori
molti arrivi anche a Mazzara e Marsala. Tengono S. Vito, Scopello e Castellammare. In flessione Agrigento. Bene Catania. Molto bene Siracusa e Ragusa. Palermo
altalenante.
“L’andamento generalmente positivo mette in evidenza come l’agriturismo continui a piacere – conclude Agriturist -. L’importante è scegliere agriturismi ‘veri’, cioè imprese che assumono, investono sul territorio e che lo mantengono attraverso l’attività agricola. Troppi i fenomeni che si registrano di abusivismo, dei B&B senza partita Iva, fuori da regole, tassazioni e controlli. Con il rischio di far disamorare i vacanzieri e di creare un danno di immagine a tutto il settore”.
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