Banfi: “Saronno sia presente nella battaglia contro lo spaccio lanciata da Ceriano”

«Il sindaco di Ceriano Laghetto, Dante Cattaneo, la sua amministrazione e il consiglio comunale hanno messo l’assemblea comunale anche fisicamente a servizio della città per sensibilizzare le istituzioni superiori ad affrontare con convinzione e continuità la piaga dello spaccio nella stazione di Ceriano Laghetto Groane».

Sono le parole del consigliere comunale di Saronno Francesco Banfi che martedì sera ha partecipato al consiglio comunale di Ceriano Laghetto che si è tenuto, per volontà del sindaco Cattaneo, nel parcheggio dello scalo ferroviario della tratta Saronno-Seregno per “togliere spazio e risorse agli spacciatori”.

Il problema è noto e interessa anche il capolinea della tratta che è al binario 7 nella stazione di piazza Cadorna a Saronno, oggetto con lo scalo Ceriano Groane di un recente servizio di Striscia la Notizia. Il servizio, firmato da Max Laudadio, ha mostrato pusher e tossicodipendenti farla da padroni sulle banchine e sui treni.

Cattaneo, che nel corso degli ultimi ha lanciato diverse iniziative per chiedere un forte intervento dello Stato, al termine dell’inusuale Consiglio comunale ha lanciato una petizione per chiedere un presidio costante sulla Saronno-Seregno. Raccolta firme che sarà rilanciata ai comuni limitrofi a partire da Saronno.

L’iniziativa ha raccolto il plauso di Banfi che ha sollecitato l’Amministrazione saronnese a fare la propria parte: «Il problema va senza dubbio affrontato con logiche di comprensorio del territorio saronnese. Non basta però parlare di “comprensorio saronnese” diviso tra quattro province: serve essere vicendevolmente vicini nelle situazioni problematiche e nella ricerca di possibili soluzioni dicendo “ci sono, eccomi”. Per questa ragione sarebbe stato opportuno che anche Saronno fosse presente. Fortunatamente, l’intero consiglio comunale cerianese ha convenuto di allargare l’appello anche alle amministrazioni limitrofe: c’è ancora spazio perché anche Saronno trovi il coraggio di dire “presente”».