Castori: “Ho ritrovato il mio Varese”

Una partita da incorniciare, il miglior primo tempo della nuova gestione. «Un grande gruppo, unito. Abbiamo ritrovato la nostra identità»

Nel primo tempo contro il Padova si è visto il miglior Varese della stagione. Tre gol e pratica archiviata. Possesso palla e sicurezza in ogni reparto. Se Fabrizio Castori voleva una prova del cuore dai suoi uomini, l’ha ottenuta. «I segnali positivi in campo c’eano già stati – dice il mister biancorosso – abbiamo fatto una partenza da Varese, con quella determinazione e grinta per fare nostra la partita, nonostante il campo pesante. Abbiamo messo alle corde il Padova nel primo tempo e nella ripresa abbiamo gestito bene. Ho ritrovato la mia squadra, la nostra identità, anche se su questo aspetto non avevo dubbi perché ho sempre sentito vicino questi uomini».
La doppietta di Neto è un segnale notevole per il capitano e per l’undici biancorosso, perché quando il brasiliano è in forma tutto sembra più facile. «Io non ho mai avuto dubbi nè sui singoli nè sul gruppo – continua Castori -. Ero consapevole che ci sarebbe stata una ripresa e la coesione perché siamo sempre stati uniti nelle difficoltà e oggi siamo qui a goderci questo quinto posto. I pareggi ci hanno fatto galleggiare fino alla vittoria facendoci superare il momento difficile. Io non piango gli assenti perché così si toglie valore a chi va in campo. A livello umano sono tutti sullo stesso piano, ecco perché a Reggio Calabria ho fatto giocare i ragazzini». 

Ottima la prova di Daniele Martinetti, giocatore dai grandi mezzi tecnico-tattici, ma mai completamente espressi sul campo. «Martinetti è un uomo vero, conosco il suo valore» dice Castori, non accorgendosi che il giocatore è seduto in fondo alla sala stampa. «Oggi ho fatto una buona gara – aggiunge Martinetti – ma l’importante era vincere e cominciare un altro campionato. La chiave di questa partita era andare a prenderli alti, pur sapendo che loro hanno giocatori importanti». Sul gol l’attaccante biancorosso ha avuto da ridire con il suo ex allenatore Pea. «In passato ho avuto qualche problema con lui – conferma Martinetti- e gli ho dedicato il gol, ma è una questione personale e non voglio parlarne».
La squadra di Fulvio Pea ha subito il gioco del Varese per quasi novanta minuti, se si esclude la parte centrale della ripresa, dove il Padova ha tentato una reazione, con due incursioni di Cutolo. «Qui non c’è niente da commentare – dice l’alenatore del Padova – cataloghiamo questa partita come una giornata storta e ci rimettiamo al lavoro. Prendere due gol in tre minuti in modo così ingenuo ti taglia le gambe. Dopo tanti mesi, una giornata storta ci sta. A me interessava l’approccio alla gara, ci sta perdere le partite però bisogna giocarla. C’è molto del Varese che è partito forte fin dal primo minuto che sommato alla nostra giornata no ha determinato questo 3 a 0. Il Varese ha fatto comunque la sua partita. Gli assenti non c’entrano, chi è sceso in campo ha la responsabilità di quello che fa. Una motivazione c’è sempre, affronteremo questo tema con i giocatori nell’allenamento di lunedì».
Sull’andamento del campionato Pea dice: «È una serie B molto equilibrata dalla quarta posizione in giù, con tre squadre che hanno preso un’altra strada cioè Sassuolo, Verona e Livorno».

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Pubblicato il 10 Novembre 2012
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