Biglietti di minaccia ai profughi: “Vi metteremo una bomba tra un mese”
Sono stati lasciati all'ingresso del centro gestito da Exodus nel quartiere di Cajello
“Vi metteremo una bomba tra un mese”. Circostanziata e ripetuta su un paio di foglietti, la minaccia è comparsa sul cancello del Centro di Accoglienza Straordinario gestito da Exodus in via Maroncelli a Gallarate.
«Abbiamo fatto denuncia di Polizia di Stato, consegnando il reperto fotografico» spiega Roberto Sartori. Il centro di accoglienza ospita oggi nove persone, «tra cui un nostro dipendente che è il referente della struttura».
«Non abbiamo mai avuto problemi con il vicinato, mai una volta gli ospiti hanno creato problemi, si sono inseriti bene nel contesto del quartiere» continua il referente gallaratese di Exodus. Che sottolinea la politica dei piccoli insediamenti che la Fondazione (attraverso il suo braccio operativo, la cooperativa 4Exodus) ha sempre portato avanti, per ridurre l’impatto, favorire l’integrazione e la responsabilizzazione dei richiedenti asilo. «A Gallarate abbiamo 56 ospiti in cinque siti diversi: noi siamo sempre stati per piccoli centri».

Ma è la prima volta che subìte minacce così esplicite? «È successo qualche anno fa: allora era una lettera anonima, mi ero consultato con il maresciallo dei carabinieri e alla fine non abbiamo infine presentato denuncia». Mentre adesso la denuncia c’è stata, soprattutto di fronte alla «reiterazione della cosa», ma anche un po’ al clima generale. Sull’episodio indaga il commissariato di Gallarate.
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