Negozi in crisi, i commercianti in consiglio comunale
Tra i vari temi all'ordine del giorno anche la difficile situazione che sta vivendo il commercio del paese. L'opposizione incalza, l'assessore Barbarito: «Ci sono problemi di comunicazione ma non con l'amministrazione»
Un consiglio comunale vivace e affollato come non se ne vedevano da tempo ad Azzate. Molti i punti all’ordine del giorno che hanno toccato temi importanti e che hanno scaldato gli animi di maggioranza e opposizione.
Sono stati i consiglieri di “Azzate in Valbossa” e “Insieme per Azzate” a chiedere conto dell’operato della giunta in questi primi mesi di lavoro.
Il dibattito è cominciato sulla gestione associata del servizio di protezione civile tra i comuni di Azzate, Cazzago Brabbia, Crosio della Valle, Daverio, Galliate Lombardo e Inarzo. La convenzione si farà, con approvazione di tutto il consiglio, ma con alcuni aspetti da chiarire: ad esempio quale sarà il Comune capofila e come saranno gestiti la parte economica e i mezzi che la Protezione civile di ogni Comune possiede. «Stiamo approvando uno schema di convenzione – ha spiegato il sindaco Gianmario Bernasconi – Quale sarà il Comune delegato sarà una decisione presa durante la conferenza dei sindaci». Il nuovo pick up è stato acquistato, ma sono stati raccolti solo 790 euro a fronte dei diecimila auspicati; a questo punto, se la convenzione dovesse andare in porto, sarà a disposizione dei gruppi di protezione civile che aderiranno alla gestione associata.
Brutte notizie sul fronte dell’aula lettura aperta nella sala consiliare: pochissimi gli utenti che ne hanno usufruito – ha spiegato il consigliere Tommaso Foti – solo tre studenti l’hanno usata per poco tempo. La sala rischia così di diventare un esperimento già concluso, visto che, a quanto pare, la cittadinanza non ne sente la necessità.
Gli animi si sono scaldati sull’utilizzo del parcheggio del comune che ora è chiuso da un cancello elettrico e che si apre solo con un codice: «Sarebbe utile capire che cosa si intenda fare di quell’area – ha detto Carlo Arioli, consigliere di Azzate in Valbossa – perché la giunta può posteggiare e i comuni cittadini no? Si invita la gente a frequentare il parco però poi dentro ci sono le macchine posteggiate. Decidetevi e soprattutto spiegate chi ha diritto di lasciare l’auto e chi no».
Anche la questione del cancello del Palazzo Comunale e del cimitero (bloccato da alcuni mesi) sono stati al centro della discussione: quello del palazzo Benizzi Castellani mesi fa è stato spostato dalla sua sede e appoggiato ad un muro. Poiché si tratta del cancello di accesso a un palazzo del ‘700 «per il suo riposizionamento – ha spiegato l’assessore ai Lavori Pubblici Simona Barbarito- è necessario una valutazione più approfondita delle possibilità progettuali in quanto, da una prima valutazione, si ravvisa la necessità di eseguire interventi strutturali perché le pietre di supporto del cancello sono anche i plinti di appoggio dei pilastri. Si presume pertanto che tutte le alternative che si vorranno considerare dovranno essere oggetto di coordinamento con gli uffici della Soprintendenza di Milano».
Ma il dibattito si è concentrato soprattutto sull’interrogazione presentata dal gruppo di opposizione “Insieme per Azzate” che riguardava il futuro del commercio ad Azzate, tema complesso e di non facile soluzione.
«Sono emerse diverse criticità prima fra tutte la mancanza di comunicazione. Stiamo assistendo a un progressivo declino del commercio nel nostro paese che ha visto aprirsi un 2019 con ben sei serrande abbassate – si legge nell’interrogazione firmata da Raffaele Simone –. Constatiamo che non si è fatto molto per aiutare e sostenere i commercianti, anche l’aspetto estetico e funzionale dei luoghi dove le attività sono collocate pare non siano una priorità di questa amministrazione».
L’assessore Simona Barbarito (nella foto) ha replicato punto per punto alle obiezioni di “Insieme per Azzate” con una lunga risposta nella quale ha ricostruito tutte le tappe che hanno portato ad aprire un “canale” con i commercianti di Azzate. Barbarito ha parlato dei primi incontri con il rappresentante dei commercianti Bruno Albini, dei suoi passaggi tra i negozi per farsi conoscere, dei primi non semplici contatti per capire se ci fosse davvero la volontà di istituire un comitato che riunisca e coordini tutte le iniziative: «Ci sono stati vari incontri e riunioni in questi otto mesi, l’ultima il 4 febbraio scorso e, nonostante lo scarso numero di partecipanti, si sono finalmente delineati i nomi dei consiglieri del Comitato commercianti che si vorrebbe costituire con il sostegno di Ascom. Mi sento di respingere serenamente l’accusa del gruppo consiliare Insieme per Azzate – ha continuato l’assessore al Commercio – : purtroppo, e lo dico sinceramente, da quel che ho visto e sentito temo che i problemi di comunicazione li abbiano prima di tutto tra loro i commercianti stessi. Spero di sbagliarmi perché mi auguro invece che riescano a costituire un gruppo affiatato e compatto con il quale poter interagire in maniera collaborativa».
Insomma, la questione è delicata: dopo anni in cui i commercianti azzatesi hanno cercato di respingere la crisi, senza riuscirci, oggi la soluzione pare proprio quella di fare fronte comune; Barbarito ha messo sul piatto anche alcune proposte: «Penso si potrebbe sfruttare la raccolta dei rifiuti in quelle postazioni di raccolta in cui si ottengono buoni da spendere negli esercizi commerciali; si potrebbe immaginare la via dei negozi come un’unica grande galleria commerciale e pensare a un circuito di punti su una tessera per incentivare gli acquisti; creare eventi che diano l’occasione di entrare nei negozi, come la “Caccia ai Tesori di Busto”; partecipare a concorsi del genere il “Natale in vetrina” promosso da altri distretti del commercio». Il Belvedere da qualche anno a questa parte si sta popolando grazie allo street food che anima la piazza soprattutto d’estate, ma i commercianti chiedono di essere coinvolti nella scelta delle iniziative e degli esercenti che possono lavorare in quel contesto: «Nessuna preclusione e massima apertura – ha risposto la Barbarito – Colgo l’occasione per ricordare che ci sarebbe ancora la possibilità di una postazione in prossimità della Madonnina del Lago, il cui bando è andato deserto».
Molti i commercianti seduti tra il pubblico ad ascoltare un dibattito che per ora non ha portato risposte definitive. La questione è ancora tutta aperta e se non altro è ormai evidente a tutti che per tenere vivo il paese ci si deve muovere in fretta, e soprattutto insieme.
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