Uccide l’amico a coltellate e confessa su Facebook: “L’ho fatto per amore”
L'assassino di Yoan Leonardi è Alberto Pastore che ha confessato con un post su Facebook prima dell'arrivo dei Carabinieri. Il padre della vittima: «Yoan stava cercando di fare da paciere tra Alberto e la fidanzata»
Si chiama Alberto Pastore l’uomo che nella nella notte tra domenica 25 e lunedì 26 fuori ha accoltellato a morte Yoan Leonardi tra Comignago e Borgo Ticino all’altezza della ex discoteca Aeroplano.
Secondo le prime informazioni i due erano partiti insieme da Cureggio, dove abitavano entrambi. L’auto si sarebbe poi fermata in località Campagnola di Comignago dove è avvenuto l’accoltellamento. Quando i soccorritori sono arrivati il giovane era in gravissime condizioni, colpito da tre colpi di coltello, ed è morto poco dopo.
È stato lo stesso ragazzo, 23 anni, a confessare l’assassinio con un post su Facebook prima e alcune stories su Instagram poi: «Voglio scusarmi con tutti, ho fatto una cazzata per amore, ho scoperto troppe cose dal mio migliore amico, non potevo continuare in questo modo, sono stato preso in giro. Nella mia vita ho commesso troppi errori e il mio errore più grande è questo… Mi mancherete tutti». Nello stesso post Alberto Pastore ringrazia il papà «… che sei stato un padre fantastico» e la mamma «… che ti sei sempre preoccupata» oltre ad altri parenti e amici e conclude così: «Voglio ringraziare con il cuore […] le persone che mi volevano bene e che sicuramente molti non mi riconosceranno più come prima. È stata colpa di Yoan Leonardi. Mi dispiace a tutti».
Una ricostruzione, quella di un litigio per amore, che però viene smentita dal padre di Yoan Leonardi che a VareseNews spiega: «Quello scritto non corrisponde alla verità. Yoan tentava di riallacciare la relazione tra Alberto e la sua fidanzata e siccome Alberto non ha ricevuto l’appoggio del suo migliore amico Yoan, lo ha ucciso con 3 coltellate. Fa male leggere quello che non è. Yoan era fidanzato con un’altra ragazza, faceva da paciere tra i due e così è stato ammazzato a tradimento dal suo migliore amico. Lui non sapeva neanche che cos’era la violenza, era amato da tutti e tutti sapevano che era sempre disponibile».
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