Cambiare lo stile di vita, la lezione di Luca Mercalli
In “ Prepariamoci” (Chiarelettere) l'autore propone un utile e prezioso manuale di sopravvivenza
Non ho la minima idea di come sarà possibile cambiare l’economia della crescita e abbattere il capitalismo” sostiene, un po’ ingenuamente, Luca Mercalli in “ Prepariamoci” (Chiarelettere), ma se volete sapere cosa ci attende e cosa dovremo fare per “salvarci” in un non lontano futuro, non potete evitare di leggere questo utile e prezioso manuale di sopravvivenza.
Infatti, sia che l’umanità si diriga verso una transizione consapevole ad una società non dominata dai parametri del profitto, sia, cosa assai più probabile, debba affrontare le crisi che si determineranno per via dell’esaurimento dell’energia fossile, un brusco cambiamento dello stile di vita consumistico e occidentale si imporrà, comunque, per forza di cose.
Perché la disponibilità di petrolio è tutt’altro che illimitata e nonostante il progresso tecnologico, non solo gli incidenti sono sempre più frequenti e di dimensioni spaventose (la superpetroliera Exxon Valdez, la piattaforma di perforazione Deeptwater Horizon, ecc.), ma è in esponenziale diminuzione l’indice EROEI, ovvero quello che stabilisce il rapporto per ogni barile investito in prospezione ed estrazione e quanti se ne ottengono nella realtà concreta.
Se poi consideriamo i prevedibili sconvolgimenti che colpiranno l’ecosistema globale per la crescente divaricazione tra le leggi fisiche che governano da sempre la meteorologia e i principi che guidano l’economia capitalistica – nonché i drammatici squilibri demografici che ne conseguiranno -, fa bene Mercalli a soffermarsi dettagliatamente sulle possibili contromosse collettive e individuali da adottare per delineare una concezione alternativa della società.
Riprendendo in questa direzione l’approccio alla gestione del territorio trasmessoci storicamente da molteplici comunità locali, le esperienze che parecchie città in Europa e anche in Italia stanno compiendo sul piano della sostenibilità urbana, in raccordo con quel decentramento dei processi democratici che può essere favorito dallo sviluppo delle energie rinnovabili.
Certamente non tutti hanno la possibilità di vivere e lavorare in una piccola casa con orto, alimentata da energia solare e guarda caso ubicata in Val Susa; ma è davvero encomiabile la tenacia con cui Mercalli si è applicato per perseguire tante delle soluzioni pratiche che nel libro propone alla comunità dei lettori e a quanti non amano il superfluo.
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