Il “miracolo” al San Raffaele: da campo da basket a terapia intensiva in 8 giorni
È operativo il reparto costruito a tempo di record grazie alle donazioni di 200.000 persone da tutto il mondo.

La nuova terapia intensiva da campo dell’Ospedale San Raffaele, destinata all’emergenza sanitaria da COVID-19, è operativa da oggi. Il reparto, la cui costruzione è stata interamente finanziata con il contribuito della grande raccolta fondi lanciata dal rapper Fedez e dalla influencer Chiara Ferragni, ha iniziato il collaudo venerdì 20 marzo per essere operativo e pronto ad accogliere i malati con complicanze gravi da coronavirus dal prossimo lunedì 23 marzo.
Costruita in appena 8 giorni, grazie al lavoro incessante degli operai che vi si sono dedicati giorno e notte, la nuova terapia intensiva dell’Ospedale San Raffaele è stata realizzata nell’area dei campi sportivi dell’Università Vita – Salute San Raffaele. Il reparto è stato dotato dei macchinari necessari per trattare i malati gravi che hanno contratto il coronavirus e che necessitano di assistenza respiratoria.
L’impegno del Gruppo San Donato non si ferma: entro le prossime due settimane sarà pronto anche l‘ampliamento della TI che metterà a disposizione ulteriori posti letto per le terapie intensive, come conferma in un tweet il professor Alberto Zangrillo, primario dell’unità operativa di Anestesia e Rianimazione Generale e Cardio-Toraco-Vascolare dell’IRCCS.
Quasi 200 mila persone in Italia e all’estero hanno contribuito e partecipato alla raccolta fondi on line lanciata dalla coppia Fedez-Ferragni per sostenere la costruzione della nuova terapia intensiva da campo dedicata all’emergenza sanitaria. La campagna, iniziata con una donazione di 100.00 euro da parte della coppia sulla piattaforma di crowfunding Gofundme, ha raccolto in pochi giorni la cifra record di euro 4.323.650.
Il professor Zangrillo ha commentato così: «A nome mio e di tutto il personale medico e infermieristico impegnato in questa emergenza voglio ringraziare non solo Chiara e Fedez, ma anche ogni singolo donatore. Ci stiamo impegnando con tutte le nostre energie e sapere che tante persone ci supportano ci aiuta a procedere nei nostri sforzi». Il virologo Roberto Burioni, postando una foto del nuovo reparto, ha ricordato: «Una settimana fa questo era un campo da basket coperto all’esterno del San Raffaele. Oggi è un reparto di terapie intensive ad altissima tecnologia dove i medici strappano i pazienti dalle mani della morte. Grazie a chi ha donato, a chi ci ha lavorato, a chi ci lavora».
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