Cartucce compatibili: cosa sono e come riconosco quella giusta per me

Avere una stampante in casa è una gran comodità di cui molti di noi hanno il privilegio di godere. Stampare documenti, relazioni, schemi, tabelle, tesi, immagini e fotografie comodamente seduti alla propria scrivania, anziché dover recarsi in copisteria non ha prezzo

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Avere una stampante in casa è una gran comodità di cui molti di noi hanno il privilegio di godere. Stampare documenti, relazioni, schemi, tabelle, tesi, immagini e fotografie comodamente seduti alla propria scrivania, anziché dover recarsi in copisteria non ha prezzo.

La materia prima per usufruire di questa fonte di benessere, però, ha sicuramente uno specifico costo in termini economici.

Avere una stampante in casa e farne un uso nemmeno troppo frequente implica doversi occupare di rifornire il dispositivo di inchiostro mediante opportune ricariche. Ma le ricariche non sono tutte uguali. Stampanti laser e stampanti inkjet usufruiscono di due tipologie di ricariche diverse:

  • Le stampanti inkjet (a getto di inchiostro) necessitano delle cartucce, ossia capsule colme di inchiostro liquido rilasciato gradualmente durante la stampa per comporre le immagini.
  • Le stampanti laser, invece, usufruiscono dei toner, componenti costituite da un serbatoio di polvere sottile di carbonio mescolata a particolari polimeri, come i poliesteri, da un tamburo metallico e da un fusore, che riscaldando le polveri fanno sì che esse possano imprimersi nella carta.

Sia per le cartucce che per i toner i colori previsti sono 4 ossia i tre colori primari sottrattivi (ciano, magenta, giallo) ed il nero; dunque una ricarica completa richiede l’acquisto di ben quattro componenti. Questo, per il cliente, può essere tradotto esclusivamente in prezzi ulteriormente incrementati.

Non è un caso che in molti si trovino costretti ad acquistare cartucce o toner solo per il colore nero, riducendo al minimo lo sforzo economico, ma al contempo rinunciando a qualunque stampa che non si limiti al nero su bianco.

Risparmiare con le cartucce compatibili

Considerando che il costo medio di una singola cartuccia si aggira intorno ai 30€ (prezzo che varia in base alla stampante, e che può oscillare fino a 10 volte tanto), mentre quello di un toner tra i 50 e i 100€, si percepisce la necessità di trovare un’alternativa. È in quest’ottica che nacque il mercato delle cartucce compatibili per qualsiasi tipo di stampante.

Come intuibile già dal nome, si tratta di cartucce realizzate da produttori di terze parti, dunque non ufficiali, ma comunque compatibili con le testine di riconoscimento delle stampanti di diverse marchi: Epson, Canon, HP, Brother ed altri.

In termini qualitativi, l’inchiostro e le cartucce di per sé non hanno assolutamente nulla da invidiare ai loro corrispettivi originali e “di marca”, al punto che con le dovute accortezze, le si potrebbero letteralmente rendere indistinguibili le une dalle altre.

Ciò che le distingue nettamente, però, è il prezzo sul mercato. È molto comune la vendita di tali prodotti a prezzi inferiori del 50% rispetto al valore delle cartucce originali, ed un discorso analogo vale per i toner compatibili.

Perché affidarsi alle cartucce compatibili

Come in tutti gli ambiti, l’impiego di prodotti non originali è fonte di insicurezze in merito alla loro affidabilità e di conseguenza alla salute della propria stampante.

La verità è che, al giorno d’oggi, con una diffusione tale di questo mercato e con il passare dei tempi, la qualità delle ricariche è cresciuta insieme alla loro sicurezza. Sarebbe falso affermare che siano esenti da problematiche o che siano affidabili al 100%, ma con le dovute precauzioni è possibile ridurre i rischi al minimo e godere di ottime stampe a costi significativamente ridotti.

Si faccia attenzione alla differenza tra le cartucce e toner compatibili di cui abbiamo appena discorso e le cartucce rigenerate: trattasi non di prodotti di terze parti lanciati sul mercato come nuovi, ma di cartucce già consumate e successivamente sottoposte ad un processo di rigenerazione (ricarica di inchiostro preceduta da un’analisi e un test delle condizioni della cartuccia esausta). Si parla di una categoria di prodotti assolutamente diversa, che comporta una percentuale maggiore di rischio, ma anche una percentuale persino superiore di risparmio (il massimo reperibile sul mercato).

Trovare il corretto equilibrio tra questi due fattori sta esclusivamente alle esigenze del consumatore.

La qualità dei prodotti originali è sicuramente indiscutibile, ma a questo punto della lettura si dispone di ogni strumento necessario per compiere una scelta consapevole in merito al fine di risparmiare un considerevole quantitativo di denaro senza rinunciare, salvo eccezioni, ad una stampa soddisfacente.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 28 Aprile 2020
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