Lo spot dell’Udc svizzera indigna il Pd lombardo: “Usano una bambina per becera propaganda””
Sono infuriati Astuti e Orsenigo, consiglieri regionali e componenti della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, a causa di uno spot contro l'immigrazione

«Siamo veramente esterrefatti di fronte all’ennesima provocazione del partito svizzero dell’Udc: un video, indegno, dove viene sfruttata l’immagine di una bambina che prima magnifica la bellezza della Svizzera e del suo stile di vita e poi, cambiando nettamente registro, dimostra, con immagini risibili, che i Cantoni si stanno abbruttendo a causa dell’immigrazione. Uno spot elettorale vergognoso sotto tutti i punti di vista, perché sfrutta l’infanzia, perché manda un messaggio falso e grave e perché attacca chiunque vada onestamente a lavorare nella Confederazione, in primis i nostri frontalieri» – sono infuriati Samuele Astuti e Angelo Orsenigo, consiglieri regionali del Pd e componenti della Commissione speciale rapporti tra Lombardia e Confederazione elvetica, dopo aver visto lo spot che il partito di maggioranza svizzero ha diffuso a sostegno dell’iniziativa per la limitazione, che vuole tornare a un’immigrazione moderata.
«I contenuti di quel video sono ignobili: la bambina – e già è agghiacciante di per sé utilizzare un minore per mandare questi messaggi – deve recitare la parte di colei che ha paura perché ‘dappertutto ci sono cantieri’, nel senso di palazzi in costruzione, e ‘uomini che gironzolano per strada’, come se i muratori di ogni dove, anche lombardi, fossero dei delinquenti. Per non parlare di frasi come ‘il tram è sempre pieno e non posso mai sedermi’! E quindi? Siccome ci sono donne straniere sedute, una bambina nel fiore degli anni, ma svizzera, è costretta, poverina, a stare in piedi? Siamo sconvolti dalla pochezza di questi personaggi» – incalzano i due consiglieri lombardi.
«Ci rivolgeremo al presidente della Commissione speciale affinché chieda chiarimenti ai nostri corrispettivi ticinesi, esponenti dell’Udc compresi, che quando vengono da noi a Milano o ci ricevono a Bellinzona sono affabili e collaborativi, ma poi, a ogni piè sospinto, trovano un modo becero per offendere gravemente i nostri concittadini. Inaccettabile» – concludono Astuti e Orsenigo.
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