Il Torino non passa a Masnago: Varese sempre sesto

I biancorossi reggono al primo tempo arrembante dei granata (che reclamano un rigore) e tengono lo 0-0 sotto la nevicata. Corti e compagni restano in zona playoff

Il campionato del Varese compie tre mesi senza vittorie interne ma il pareggio colto sotto la neve con il Torino si colloca di diritto nella casella dei risultati positivi.
A Masnago finisce 0-0 dopo un primo tempo in cui gli ospiti mettono alle corde la squadra di Maran ma anche una ripresa in cui le contromosse biancorosse evitano altri problemi così che il Varese può guadagnare un punto utile per rimanere in zona playoff. Il pari finale quindi fa più male ai granata che scivolano al terzo posto (se il campionato finisse oggi le due squadre si ritroverebbero in semifinale) a causa delle vittorie di Pescara e Sassuolo: i piemontesi possono recriminare un po’ per un mancato rigore, un po’ per un gol sbagliato da Meggiorini duranti i primi 45’ quando hanno prodotto una gran mole di gioco. Il Varese rispetto ad altre volte fatica invece a creare: se infatti la difesa regge pur con qualche sbavatura iniziale, il centrocampo resta sotto le aspettative perché in fascia Nadarevic e Pettinari vengono imbrigliati mentre in mezzo al campo Vivas e Iori fanno una cerniera impeccabile, chiudendo ogni spazio. Così i volenterosi Martinetti e De Luca rimangono isolati e solo in qualche circostanza riescono a creare qualche grattacapo.
Ora l’importante è recuperare subito le forze perché martedì sera si torna in campo a Livorno dove forse entrerà in gioco il turn over. Occhio anche al mercato da dove si attende l’ufficialità per Rivas, esterno di centrocampo che proviene dal Bari. Perché al “Franco Ossola” si continua a lavorare: la squadra si è confermata in salute e pronta giocarsi tutte le proprie carte. E tutto sommato anche il forte Torino se n’è accorto.
 
COLPO D’OCCHIO – Ombrelli aperti e sciarpe ben strette al collo sugli spalti del “Franco Ossola” dove arriva il Torino per la terza di ritorno. Dal cielo fiocchi di neve che prima si alternano alla pioggia e poi iniziano ad attaccare. Curva e tribuna suono piene, buona presenza anche nei distinti mentre nel settore ospite c’è parecchio spazio vuoto: in totale si arriva intorno a 5.500 spettatori.
 
CALCIO D’INIZIO – Rolando Maran è di parola e conferma l’undici atteso fin dalla vigilia, con Corti che riprende posto sulla mediana, Nadarevic e Pettinari in fascia e la coppia d’attacco formata da Martinetti e De Luca. Neto, acciaccato, va comunque tra le riserve. Ventura invece alla fine sceglie il 4-2-4 e tiene fuori dall’attacco sia Bianchi sia Ebagua: le punte sono Antenucci e Meggiorini. In difesa, ballottaggio vinto da Di Cesare su Glik, il regista è il gaviratese Iori.
 
IL PRIMO TEMPO – Maran, che aveva chiesto ai suoi grande attenzione ai particolari, è costretto ad arrabbiarsi due volte nei primi 10’ per altrettante sbavature difensive. E se la prima (Terlizzi, poi sarà perfetto) si risolve con un fallo sulla trequarti la seconda porta a un rigore per il Torino che l’arbitro non vede: su retropassaggio di Grillo Bressan si fa anticipare da Meggiorini; l’attaccante cade sul contatto ma il signor Cervellera grazia il portiere e i biancorossi.
Dall’attacco in su il Varese prova ad aggredire ma non riesce mai a entrare nell’area granata. Piuttosto è il Toro a farsi vedere soprattutto al 18’, con una grande azione personale di Antenucci che dribbla due uomini ma angola troppo il diagonale finito sul fondo. Per il primo tiro biancorosso bisogna attendere il 23’ ma il rasoterra da lontano di De Luca serve solo alla statistica perché arriva lento e facile per Benussi.
Di tutt’altro spessore l’occasione che ha il Torino al 28’: Iori lancia Surraco a destra, l’esterno è favorito da un clamoroso “buco” di Grillo ma sul suo cross al centro è altrettanto grave l’errore di Meggiorini che, tutto solo, spara altissimo.
Sull’altro fronte il Varese si rivede dopo la mezz’ora quando una rara incursione di Nadarevic, molto ben marcato, dà il via a un’azione terminata con Martinetti a terra in area. Lo stesso attaccante però non reclama quando l’arbitro fa cenno di proseguire.
 
LA RIPRESA – Al rientro Maran perde subito Martinetti che sul primo scatto accusa un problema muscolare. Entra Zecchin e il Varese si schiera con De Luca punta avanzata in un attacco versatile; proprio la “zanzara” porta subito un pericolo per Benussi deviando un cross basso di Pettinari su cui il portiere è pronto nonostante la distanza ravvicinata. Al 13’ ci prova anche Zecchin: tiro a foglia morta da fuori area e brividi per lo stesso Benussi, con la palla che si abbassa oltre la traversa.
Le occasioni della prima metà della ripresa finiscono qui e un po’ il Torino ne risente soprattutto a livello nervoso, con Ventura si fa cacciare (decisione giusta) per aver raggiunto di corsa la panchina del Varese protestando contro Corti. Maran toglie un Pettinari poco incisivo e inserisce Damonte, dall’altra parte invece ci sono Bianchi e Oduamadi per Meggiorini e Stevanovic. Al 32’ il Varese rischia di ricevere un regalone su un corner per il Toro: la palla schizza infatti oltre la metà campo, Zecchin la insegue ma Benussi è perfetto ad anticiparlo di piede a 40 metri dalla porta.
Al 39’ il vice di Ventura, Sullo, concede una chance al fischiatissimo Ebagua e allora dalla parte opposta scocca l’ora dell’ex “gemello del gol”. Ma la loro presenza sull’erba imbiancata (ultimi minuti con pallone giallo fosforescente) del “Franco Ossola” è troppo ridotta e non lascia il segno come è invece avvenuto tante volte nel passato. Lo 0-0 non si schioda e al Varese va bene così.
 
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Pubblicato il 28 Gennaio 2012
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