La crisi morde ma resta la voglia di fare impresa
Nel 2011 in provincia di Varese sono nate 4.623 realtà imprenditoriali mentre sono state 4.176 quelle che hanno terminato la propria attività
I segnali di crisi s’avvertono, però il nostro sistema economico conserva la voglia di fare impresa. Così, un approfondimento, frutto delle indicazioni che emergono dall’attività del Registro delle Imprese tenuto dalla Camera di Commercio e pubblicato sul sito www.osserva-varese.it, ci dice che nel 2011 in provincia di Varese sono nate 4.623 realtà imprenditoriali mentre sono state 4.176 quelle che hanno terminato la propria attività. Il saldo risulta dunque attivo per 447 unità e il tasso di sviluppo del sistema imprenditoriale è pari al +0,61%. Un indice quest’ultimo che ci colloca a metà strada tra il +2,32% di Roma, punta massima a livello nazionale, e il -2,15% di Lodi che è all’ultimo posto in Italia secondo i dati UnionCamere. Ben diversa era la situazione a fine 2010 quando il saldo della natimortalità era risultato positivo in misura maggiore, pari a 858 unità, ben lontano da quel -792 del 2009 al culmine della precedente crisi.
Qualche segno di frenata emerge peraltro dal numero complessivo delle imprese attive sul territorio: al 31 dicembre 2011 erano 64.304. L’ultimo trimestre dello scorso anno ha infatti annullato tutti i miglioramenti del 2011 che avevano fatto risalire la curva delle imprese fino alle 64.860 unità di settembre. Il dato complessivo 2011 registra quindi una diminuzione di 100 imprese rispetto alla fotografia pubblicata al termine del 2010, (64.402), dato a sua volta non molto distante dal minimo toccato a fine 2009 con 64.021. L’analisi conferma insomma che l’andamento dello stock delle imprese attive segue bene il profilo della congiuntura economica, con al massimo un trimestre di ritardo.
Intanto, la situazione per settori appare tutt’altro che omogenea: si evidenzia infatti una riduzione d’imprese nell’Industria (-2,65%) a fronte di una sostanziale tenuta degli Altri Servizi (+1,52%). Recuperano qualcosa le Costruzioni e perde poco il Commercio. All’interno dei macro aggregati si svelano invece alcune curiosità: resiste la Chimica e più che buona appare la performance del comparto Istallazione e Manutenzione. Quanto ai Terziario, in aumento le imprese che operano nell’ambito dei servizi finanziari (+1,3%) e in quello del supporto aziendale (+3%).
Approfondendo il tema della dinamicità d’impresa che tuttora caratterizza il sistema economico varesino, le indicazioni appaiono interessanti. Si scopre così che, dietro il saldo positivo di 447 unità nella natimortalità, c’è una diminuzione delle società di persone (-162 nell’arco del 2011) a fronte di un aumento di quelle di capitale (+169) e soprattutto delle ditte individuali (+413). Su quest’ultimo fronte, particolarmente vivace è la dinamica della natimortalità nel Commercio, che peraltro a fine anno registra un saldo negativo (-64 imprese individuali), nei Servizi alle Persone (-21) e nelle Costruzioni, dove invece si evidenzia un aumento (+46), conseguenza però soprattutto delle fuoriuscite di dipendenti da aziende strutturate.
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