Oltre 200 voti, Palumbo è “mister preferenze”

Dieci anni senza mai una assenza in consiglio comunale per l’uno, una coerenza di ferro per l’altra. Angelo Palumbo (PdL) e Luigia Puricelli (Pd) sono, insieme a Lino Santinello, i più votati in assoluto nelle elezioni cassanesi. “Mister preferenza”, si è usi chiamarli di solito, anche se qui c’è anche una donna.

Ecco dunque alcuni numeri: il Pd, primo partito, ha avuto 1147 voti con preferenza, ben 143 li ha portati Lino Santinello, mentre Luigia Puricelli, militante dalla lunga storia, che fu anche candidata sindaco anche nel 2002, ne ha portati 139. Dentro alla Lega Nord, che è fuori dal ballottaggio ma è il secondo partito più votato, mister preferenze è Cosimo Giordano (87 voti) seguito dal sindaco uscente Aldo Morniroli (67).
Nel PdL il maggior consenso l’ha avuto appunto il segretario Angelo Palumbo, unico che superi la soglia di 200 voti di preferenza (212 i voti per lui); è seguito da Giovanbattista Oliva e da Osvaldo Coghi, con 188 e 145 voti rispettivamente). Per curiosità, Egle Mela Uslenghi ha ottenuto 8 voti. Numeri grandi sulle preferenze, che dicono che il PdL ha già capitalizzato bene il voto personale, nonostante un risultato finale non esaltante (16%): molto del voto di centrodestra per Poliseno è andato alla sua lista civica personale, pensata ovviamente per intercettare il voto meno schierato politicamente. Nelle file della “Poliseno sindaco” al primo posto c’è Alessandro Passuello (76 voti).

Da una lista civica all’altra: LiberaMente Cassano, la civica creativa e generazionale, ha incassato un buon 6%: al primo posto tra i candidati c’è Stefano Bottelli con 75 preferenze, seguito dal giovane Matteo Boretti con 66.
Tra le altre liste dentro alle due coalizioni più votate ci sono la Federazione della Sinistra (maggior consenso ad una donna, Maria Rosaria Fosforino, 31 voti), l’Idv (Antonino Sorbara, 31 voti) e, nel centrodestra, l’Udc (Angelo Gnocchi, con 98 voti, raccoglie due terzi dei voti di preferenza, gli altri avendo portato un contributo molto ridotto).

Infine, le liste autonome che hanno deciso di giocare la partita indipendente: Unione Italiana ha raccolto preferenze soprattutto con Salvatore Guzzetta (61 su 150). L’Ape ha visto molti candidati portare tra i 10 e i 20 voti (più votato: Paolo Pisan, 21). Curiosità: l’unico candidato di origine straniera, il cittadino albanese Gjergji Nosi, ha preso 11 voti.
Nelle file dei Pensionati, infine, il voto di preferenza è stato davvero minimo, con solo 37 voti personali complessivi divisi tra sei persone.