Bomber Colombo, 250 gol e non sentirli

L'attaccante dell'Union Villa Cassano ha festeggiato il prestigioso traguardo di reti segnate in carriera. Ma ha altri due record da battere: «Superare i 18 gol in un anno e ritirarmi senza retrocessioni»

Dopo la promozione in Eccellenza ottenuta nella passata stagione, l’Union Villa Cassano sta ingranando la marcia giusta per conquistare la salvezza e questo anche grazie ai gol di Mattia Colombo.
Nei giorni in cui tutto il mondo del calcio parla del record di Messi, in questo lembo di Lombardia fa invece notizia il bomber di classe 1977 che ha festeggiato poche settimane fa il 250esimo gol in carriera. Un numero che nel frattempo è già stato arrotondato a quota 253: non poteva quindi sfuggire alla nostra rubrica "Figli di un gol minore" cui ha raccontato la sua carriera, i suoi ricordi migliori e il proprio futuro.
(Nella foto Colombo con il presidente Luigi Ielmini e la maglietta celebrativa del prestigioso traguardo).
 
«Sono nato in un paesino sopra Biella – spiega Colombo – dove il postino del paese raccattava i bambini all’oratorio e li portava a giocare nella squadretta dell’Unione Stella Alpina. Ricordo che la mia prima partita, a 10 anni, la giocai senza scarpe da calcio contro la Biellese. Finì 5-5 e feci cinque gol. L’anno dopo mi prese proprio la formazione del capoluogo e lì rimasi fino ai 16 anni, quando passai al Borgosesia».
Un inizio da predestinato quindi per il bomber del Cassano che ha costruito una carriera gonfiando le reti avversarie a ripetizione. «L’anno che il Borgosesia andò in serie C io fui chiamato per il servizio militare e non riuscii a esordire tra i professionisti. Da allora ho girato un sacco di squadre: dal Cureggio alla Cossatese, passando per la Castellettese e poi a Sesto Calende, a Gavirate a Caronno Pertusella e ora a Cassano. Ho avuto a più riprese mister Fiorenzo Roncari, ora al Lecco, e ogni volta gli dico che vinceva grazie a me (ride, ndr), come quando siamo arrivati ai playoff di serie D con la Sestese».
 
In una carriera lunga e prolifica è difficile ricordare tutti i gol, ma alcuni rimangono impressi nella memoria: «La rete più bella credo di averla segnata alla mia prima partita con la Caronnese in Coppa Italia sul campo di Ponte San Pietro: una rovesciata "da figurine Panini", che sorprese tutti e un po’ anche me, dato che non ne ho più fatti così. Per fortuna ho collezionato parecchie marcature importanti. Me ne ricordo un paio in particolare: a Castelletto siglai un rigore al ’95 che ci permise di vincere quella gara e di andare a conquistare il campionato; a Gavirate invece segnai la rete che ci permise di salvarci nello spareggio per non retrocedere».
 
Dopo 253 gol messi a referto alla punta dell’Union rimane un record da battere: «Al mio primo anno a Caronno feci 18 gol in Eccellenza e da allora non ho ancora superato quel risultato. Spero vivamente di farcela quest’anno, anche perché ormai inizio ad avere una certa età – dice ridendo – ma sono già a buon punto visto che ne ho segnati 11. A Cassano sto bene e spero che grazie alle mie reti riusciremo a salvarci anche perché, per fortuna, non sono mai retrocesso nella mia carriera e mi dispiacerebbe farlo ora. Per il futuro invece non so ancora cosa farò; ho una famiglia con due bellissimi figli, un buon lavoro esterno al calcio e non penso sia giusto lasciare tutto per qualcosa che non può darmi stabilità. Non mi vedo come allenatore perché ho un carattere troppo impulsivo per stare in panchina; magari potrei fare il direttore sportivo: ho già ricevuto un’offerta, ma per ora voglio divertirmi giocando. Poi si vedrà, prima devo arrivare a 19 gol».
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Pubblicato il 13 Dicembre 2012
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