Una Officina Contemporanea per la città e non solo
La sfida delle associazioni, dei musei e dei teatri: costruire una rete e una immagine unica per la cultura in città, aperta al confronto e capace di creare interesse e attenzione all'esterno
Una cultura per animare le piazze, costruire punti di confronto, aprirsi al mondo e proporsi su una scena più ampia: parte a Gallarate l’avventura di Officina Contemporanea, la nuova rete tra musei, teatri e associazioni. Nella giornata di venerdì sulle sede di associazioni, teatri e musei gallaratesi sono comparsi i banner con il logo [OC], anticipando la serata di presentazione e il weekend di iniziative che – tra venerdì e sabato – animeranno la città: "Una officina come piattaforma per lavorare, non raccolta e calendario di eventi, aperta alla dimensione della contemporaneità" ha spiegato Emma Zanella, direttore del Museo Maga che fa da capofila alla rete di undici realtà coinvolte. "Gallarate è una città che si caratterizza per l’attenzione al contemporaneo, dall’arte visiva, alla musica, al cinema. Ciò che più ci distingue è questa nostra storia, un modo di guardare e far propria la nostra contemporaneità".
La forza del progetto è anche il finanziamento venuto


Una sfida non da poco, quella che si gioca su tre anni, come hanno ricordato anche il vicesindaco Giovanni Pignataro e l’assessore alla cultura Sebastiano Nicosia: "In un momento in cui si parla di crisi, si dimostra che è strategico investire in cultura. Gallarate ha una tradizione, la cultura è qualità della vita, passa dal riconoscimento dell’impegno di tante realtà che offrono. A Gallarate il registro associazioni, appena costituito, raccogle 50 realtà associative che vogliono mettersi in rete". Alla base del progetto di Officina Contemporanea c’è anche l’idea di andare oltre la frammentazione dell’offerta culturale, di creare una immagine forte che riconosca la qualità, animi il confronto, crei curiosità. Nel progetto c’è l’idea della formazione per tutte le realtà, ma soprattutto una comunicazione visiva unitaria: non solo i banner sui teatri, i musei, le sedi, ma anche un’attenzione particolare ai social media, a partire dagli account Facebook, Twitter e Instagram. Il tutto, avendo come riferimento tre ambiti diversi: "la piazza intesa come metafora del vivere sociale; gli incroci per creare punti di connessione; oltre le mura, per guardare oltre la città". Si parte questo fine settimana, con undici diverse iniziative in città, tra spettacoli teatrli, concerti, sperimentazioni, laboratori per bambini.
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