Comitati in visita alla Fabbrica dei Materiali: “Ecco cosa abbiamo visto”
Ecco il racconto dei comitati che combattono contro il revamping di Accam in veneto alla scoperta degli impianti più all’avanguardia nello smaltimento dei rifiuti. Ecco il loro racconto
E’ stato uno strano scherzo del destino ma nel giorno in cui veniva diffusa la notizia del nuovo piano nazionale per l’incenerimento dei rifiuti i comitati che da anni lottano contro Accam erano in gita. Un viaggio che li ha portati in veneto a visitare le città di Este e Occhiobello che ospitano due innovativi impianti per lo smaltimento dei rifiuti. Ecco il loro racconto
I partecipanti hanno potuto constatare di persona che migliorando la raccolta differenziata e applicando sistemi a freddo si inviano in discarica solo il 6-7% di residui , senza inquinamento ambientale e scorie pericolose da gestire. Cosa che invece non avviene con i processi di incenerimento che a valle della combustione producono un 25% di ceneri tossiche e scorie.
Questo importante risultato si ottiene in quanto anche buona parte del “rifiuto secco residuo” viene ulteriormente recuperato con processi a freddo.
La prima azienda visitata è stata la SESA Spa, di Este è una Società a prevalente capitale pubblico, costituita nel 1995. Si occupa dei servizi della raccolta differenziata e attività di recupero e smaltimento dei rifiuti. Nata dalla volontà politica di fare una decisa scelta ecologica nella gestione dei rifiuti, si pone tra gli obiettivi il rispetto del protocollo di Kyoto e l’educazione ambientale nelle scuole. L’impianto serve un bacino di circa 400.000 abitanti (all’incirca come quello del consorzio di Accam) tra cui la città di Este, che ha raggiunto il 90% di raccolta differenziata grazie anche all’introduzione della tariffa puntuale.
Il sindaco della città, Giancarlo Piva, ci ha accolto con entusiasmo e ci ha raccontato con passione le scelte dell’amministrazione e l’impegno dei cittadini che hanno fatto vincere al Comune numerosi premi ambientali di livello nazionale.
Abbiamo poi visitato la Ri.Techno.R. di Occhiobello. Azienda privata costituita a luglio 2010 che trasforma i rifiuti plastici eterogenei, quelli che usualmente vengono inviati all’incenerimento, in miscele adatte alla estrusione e stampaggio di prodotti utilizzati in campo industriale, nell’arredo urbano e nelle pavimentazioni stradali.
Queste visite hanno voluto essere un contributo concreto alla ricerca di alternative al revamping dell’inceneritore ACCAM e una dimostrazione molto concreta che le associazioni del territorio non possono essere superficialmente liquidate come il solito fronte del NO. Le alternative ci sono, funzionano e possono essere realizzate anche da noi.
Alla fine della giornata abbiamo raccolto le opinioni degli amministratori presenti che ci sono parsi positivamente colpiti, aperti a valutare sistemi alternativi di gestione dei rifiuti, e decisi nel portare avanti nei propri territori iniziative per migliorare la raccolta differenziata (quali ad esempio la tariffa puntuale) e la sensibilizzazione dei cittadini a partire dagli studenti delle scuole.
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