Pro Patria iscritta alla D ma resta il nodo del passaggio di quote

E' ancora un mistero la trattativa tra Pietro Vavassori e Patrizia Testa per la cessione della società. Il patron dice che l'imprenditrice si sarebbbe ritirata ma il Comune nega: "I contatti tra le parti continuano"

pietro vavassori

Le certezze in casa Pro Patria non esistono e così quella che sembrava l’operazione ad un passo dalla conclusione, il passaggio delle quote societarie da Vavassori a Patrizia Testa, sembra non poter ancora avvenire e l’Aurora Pro Patria si avvia ad essere iscritta nuovamente dall’imprenditore milanese che da tre anni sta cercando di vendere il club di via Cà Bianca. Entro domani Vavassori dovrebbe versare i 50 mila euro necessari alla regolarizzazione dell’iscrizione.

Sarà ancora Vavassori, dunque, a mantenere in vita la società perfezionando l’iscrizione mentre secondo quanto avrebbe riferito Vavassori a La Provincia di Varese Patrizia Testa, per il momento, si sarebbe ritirata dall’affare. Le due parti non sarebbero giunte ad un accordo definitivo e le quote sarebbero rimase in mano all’imprenditore della Italsempione. L’accordo si sarebbe arenato per questioni economiche anche se non è chiaro quali siano e a quanto ammontano. La trasparenza, dalle parti dello Speroni, non è mai stata il forte di questa società.

Ora si attende di sapere quale sarà lo staff tecnico e i giocatori che affronteranno la nuova stagione in serie D. Vavassori dichiara di aver trovato allenatore e direttore sportivo e che nei prossimi giorni ci sarà l’annuncio. Ancora una volta, dunque, la Pro si salva all’ultimo respiro. Vavassori ha chiesto ai tifosi di stringersi attorno alla squadra e di non polemizzare per il bene della Pro Patria. Vedremo come si concluderà l’ennesima telenovela estiva del calcio bustocco.

A proposito della Pro Patria, l’Amministrazione comunale ha diramato una nota in cui fa sapere che l’imprenditrice bustocca non si sarebbe ritirata e che Palazzo Gilardoni «segue con discrezione e collaborazione le vicende connesse all’iscrizione e all’eventuale passaggio di proprietà». Proprio in risposta alle informazioni, spesso contraddittorie, che si alternano sui media, «l’Amministrazione ha ancora una volta avuto ampia rassicurazione da Patrizia Testa e dai suoi compagni di avventura che persiste la volontà di contribuire concretamente alla iscrizione e alla gestione della Pro Patria. A riprova di ciò, nelle giornate di ieri e di oggi, sono continuate le proposte orali e scritte, così come è già stato concretamente messo a disposizione quanto necessario a garantire l’iscrizione, anche eventualmente in collaborazione con l’odierna proprietà».

L’Amministrazione comunale, inoltre, ha ufficialmente confermato e sottoscritto la dichiarazione di disponibilità del Carlo Speroni e dei terreni annessi per la disputa dei campionati, pur in assenza di convenzione sull’utilizzo dell’impianto.
Infine un vero e proprio avvertimento con cui l’amministrazione ribadisce che «continuerà a seguire le vicende societarie con discrezione, ma attenta disponibilità, ricordando che, nelle pur difficili condizioni contingenti, il primario interesse della Città è la salvaguardia di ogni suo patrimonio, compreso quello non azionario o proprietario, ma simbolicamente significativo, della sua massima rappresentanza calcistica.
Sin d’ora va il ringraziamento sentito dell’Amministrazione agli sforzi di chiunque, in buona fede, ha consentito e consentirà alla Pro Patria di vivere, a cominciare ovviamente dal patron Vavassori e, in questo momento, da Patrizia Testa, la cui generosa passione non può certamente essere né strumentalizzata, né sottaciuta».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Luglio 2015
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