“Airport Handling non può escludere il sindacato AdL”

L'Associazione dei Lavoratori contesta l'esclusione dal confronto sull'ingresso del nuovo socio privato nell'azienda di handling

La nuova Malpensa

«Airport Handling non può avviare trattative senza tenere in conto AdL, primo sindacato tra gli operativi dell’azienda». All’indomani dell’annuncio dell’ingresso di un nuovo socio (la dnata, espressione degli Emirati Arabi Uniti) nella società di Handling di Malpensa e Linate, il sindacato di base AdL si prepara a tornare sulle barricate.

AdL è nata solo un paio di anni fa ed è un sindacato molto battagliero, che si è fatto le ossa proprio nella lotta per la vecchia Sea Handling. È un sindacato di base, anzi una “associazione di lavoratori”, dicono i suoi associati, rivendicando una diversità sostanziale dalle altre sigle. E mentre le altre sigle si muovono ancora con prudenza sulla vicenda del nuovo socio Airport Handling, AdL si prepara a riaprire la battaglia: «Airport Handling ha avviato trattative e incontri senza tenere conto di AdL, che è il primo sindacato tra gli operativi, nel carico/scarico e nei check-in è maggioranza con quasi 200 iscritti» fa notare Francesco Mainardi, operaio aeroportuale, nella segreteria provinciale di AdL. Il messaggio è chiaro: «Se non si coinvolge fin da subito con il sindacato più rappresentativo, alla prima vertenza si ripercuoterà sull’attività aeroportuale».

Una mezza dichiarazione di guerra, dalla sigla che non ha digerito di non esser stata coinvoltea nel primo incontro manager-sindacati, lunedì sera. L’altro punto che AdL solleva fin da oggi è la preoccupazione per l’assetto di proprietà della società: «Noi non abbiamo posizione ideologica, ma crediamo che si debba tenere conto che la proprietà pubblica viene meno, in questo caso. La mano pubblica del Comune di Milano finisce in netta minoranza: dnata ha la maggioranza relative e a quanto si dice avrà un peso determinante nella governance» (già lunedì si parlava di 3 consiglieri d’amministrazione su 5)

E da ultimo, AdL rilancia anche la polemica verso altre sigle: «I volantini dei confederali diffusi oggi dicono: andremo a limitare il dumping sociale. Cosa significa? Dal nostro punto di vista noi diciamo chiaramente che per noi la priprietà è difendere i lavoratori e non arretrare, altro che limitare».

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it

Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare a VareseNews.

Pubblicato il 29 Settembre 2015
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