Maroni: “Boicottare Pedemontana? E’ la sindrome Tafazzi”
Il governatore di Regione Lombardia, Roberto Maroni, invita a non ascoltare chi incita al boicottaggio della nuova autostrada con parole molto chiare: "E' una stronzata"
Lascia poco spazio all’immaginazione il Presidente di Regione Lombardia, Roberto Maroni, per descrivere chi incita al boicottaggio di Pedemontana. «E’ la sindrome Tafazzi», dice il governatore a margine dell’inaugurazione del lotto B1 dell’autostrada, riferendosi al celebre personaggio del trio di Aldo, Giovanni e Giacomo che era solito procurarsi dolore colpendosi con una bottiglia le parti intime. «I problemi si risolvono andando a Roma e picchiando i pugni sul tavolo -ha aggiunto- non facendo queste stronzate».
Maroni ha anche spiegato che per la seconda parte delle tangenziali di Varese e Como «ci sono già i progetti per completarle» e ha anche assicurato che «abbiamo le risorse per il completamento di queste opere». In questo momento, però, tutto sarebbe bloccato a Roma dal momento che «non possiamo fare le gare fino a quando il Governo e il Ministero non approvano il progetto definitivo al Cipe».
La questione delle tariffe rimane comunque in primo piano e il governatore Lombardo scarica le responsabilità sul governo. «Il pedaggiamento di quest’opera è stato deciso nel 2007 dal Governo -ricorda- quando venne definito il piano economico-finanziario della Pedemontana». Quel piano, approvato durante il governo Prodi II «prevedeva certe tariffazioni in base ai costi» ed è stato «confermato dall’attuale governo nel 2014». Maroni spiega quindi che «su questo non decide la Regione ma solo il Governo» e ricorda come «nonostante questo noi, come Regione Lombardia, siamo intervenuti, consentendo per tutto il periodo di Expo di usufruire gratuitamente di tutta la Pedemontana» oltre a prevedere «ulteriori forme di riduzione tariffaria tutti i prossimi mesi».
Maroni ha cercato di strappare non senza qualche imbarazzo al presidente di Pedemontana, Massimo Sarmi, la promessa di prevedere una tariffazione bassissima dei nuovi tratti autostradali per i pendolari che percorrono questa autostrada 8 o più volte al mese, ma ha messo subito le cose in chiaro: «ripeto che tutto questo non lo decide la Regione Lombardia».
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penso che Maroni abbia perso l’occasione per stare zitto, visto il casino combinato con le tariffe. Allora quando andrà a Roma a ( sic!!!!) picchiare i “maroni” sul tavolo? io lo seguirò. Al sud ed anche al nord esistono tratti assolutamente esenti da pedaggio; da noi , NO, dobbiamo sempre essere i primi della classe e quindi 1,01 euro per 4,5 km !! gli stranieri NON pagano , pagheremo solo noi e quindi viva Maroni, che andrà a Roma!!!!!!
Bravo Sig. Maroni . . . . facile parlare quando si scorrazza per le autostrade con l’auto blu e il suo pedaggio lo paghiamo noi con le nostre tasse.
Vada pure a Roma a battere i pugni sui tavoli, vedremo quali risultati saprà ottenere.
Nel frattempo ci può rivelare come è stata risolta la questione dell’indennizzo preteso da pedemontana? Perché quando lei afferma che PAGA LA REGIONE sta ancora parlando dei soldi dei cittadini, non dei suoi.
SINDROME DI TAFAZZI????PER IL CITTADINO LOMBARDO IPER TASSATO oppure
SINDROME ROMANA PER AMMINISTRATORI SCHIAVI DEL SISTEMA????
la pedemontana è l’autostrada più costosa al km al mondo ed ora è la più cara.
Certo i lombardi oggi hanno sul collo il mutuo Expò ,i mutui Pedemontana e Tangenziali , i mutui gestione Cattocomunista del celeste ,il mutuo Meridionale ed infine il mutuo Europa.
Detto questo ,bravo Maroni…i problemi vanno risolti alla fonte …
e la fonte sei tu che di acqua ne sprechi giornalmente….
continuando, molto bene ,l’opera Celestiana !!!!
Con una buona amministrazione in Regione Lombardia, le autostrade sarebbero gratuite,la sanità senza tiket e la scuola sarebbe la più efficiente in Europa con il costo tendente allo zero..
PURTROPPO SIAMO LA REGIONE BANCOMAT DELLA UE/ROMANA.
Ed il presidente ne è complice…
BRAVO BOBO..UN PLAUSO!