Maxi truffa finanziaria, 15 arresti perquisizioni anche a Varese
Un’operazione della Guardia di finanza meneghina scopre un’associazione a delinquere che sfruttava un giro di garanzie fideiussorie fasulle per un miliardo
I finanzieri del comando provinciale di Milano stanno procedendo all’esecuzione di un’ordinanza custodia cautelare emessa dal G.I.P. del tribunale di Milano Giuseppe Vanore nei confronti di 15 persone di cui 12 in carcere e 3 agli arresti domiciliari perché indagati, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata all’abusivo esercizio dell’attività finanziaria aggravato dalla transnazionalità ed alla truffa.
Le indagini dirette dal sostituto procuratore Eugenio Fusco hanno consentito di accertare che gli indagati, attraverso l’utilizzo di numerosi veicoli societari con sede in Italia e all’estero, hanno illegittimamente proposto (e/o emesso) – grazie ad una rete di agenti capillarizzata sul territorio nazionale – garanzie fideiussorie per un monte garantito di circa 1 miliardo di euro, incassando premi per oltre 12 milioni di euro a danno di numerosi contraenti e beneficiari, tra cui privati e enti pubblici/locali.
Tutto questo secondo gli investigatori era reso possibile utilizzando entità giuridiche prive delle autorizzazioni o dei requisiti di patrimonializzazione richiesti dalla legge e, talvolta, servendosi di falsi titoli di credito, commercializzati anche nei confronti di terzi, per aumentarne in modo fittizio il capitale sociale.
Ciò ha consentito di proporsi, nel tempo, quali referenti principali di numerose imprese, sostituendosi – di fatto – agli istituti bancari, in quanto in grado di offrire un’istruttoria più rapida ed oneri inferiori a quelli di mercato.
In tale contesto, una delle società di cui si è avvalsa l’organizzazione criminale è risultata gestita da 2 soggetti già condannati in primo grado per associazione a delinquere di stampo mafioso nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale direzione distrettuale antimafia.
Nell’ambito delle attività, in cui sono impegnati circa 160 finanzieri, sono in corso circa 35 perquisizioni presso società e luoghi riconducibili agli indagati nelle province di Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Ferrara, Cosenza, Como, Napoli, Cosenza e Varese.
Contestualmente, a seguito di apposita richiesta di rogatoria avanzata dall’autorità giudiziaria, sono in corso di perquisizione a cura della polizia elvetica di Berna uffici di società ed abitazioni riconducibili all’organizzazione ed ai relativi appartenenti.
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