Mia figlia esclusa dal liceo Manzoni, non ha alternative
Troppe le richieste arrivate al liceo varesino che ha dovuto fare selezione. La lettera di una madre la cui figlia è stata rifiutata dall'indirizzo scienze umane

Pubblichiamo la richiesta di una madre relativa al percorso “Scienze Umane” del Manzoni. Anche quest’anno, si ripropone al liceo di Varese la polemica per il mancato accoglimento di alcune richieste di iscrizione in prima. Il liceo, proprio a causa di un eccesso di iscrizioni negli anni passati, si vede ridotte le possibilità di accoglienza per riportare il numero totale degli iscritti agli standard di sicurezza imposti dalla legge. L’aumento delle prime è progressivo: dalle nove dello scorso anno si passa alle 10 attuali per arrivare a 11 dal prossimo anno.
La distribuzione di studenti e percorsi formativi viene diretto dalla Provincia che studia i flussi e le tendenze, confrontandosi poi con le parti sociali del territorio e le scuole stesse in modo da fornire un’offerta che sia congruente alle aspettative degli studenti ma anche del mondo del lavoro. In quest’ottica deve interpretarsi l’attivazione degli indirizzi “Scienze Umane” in provincia.
Gentile Preside del liceo Manzoni
sono la mamma di una quattordicenne che ha scelto la vostra scuola per il prossimo anno scolastico indirizzo Scienze Umane. L’esito per mia figlia è stato negativo ( avendo troppe iscrizioni il liceo ha optato per il sorteggio). Cinque esclusi su sedici!
Proprio in merito a ciò stamattina ho contattato telefonicamente la Segreteria del Liceo di seconda scelta di indirizzo, chiedendo se verrà accolta la richiesta di iscrizione di mia figlia e mi hanno risposto dicendomi che loro sarebbero già a posto con il totale di alunni accolti e che riceverò una comunicazione ufficiale in merito, dopo il benestare della Dirigente.
La notizia di mancato accoglimento dell’iscrizione presso la vostra scuola ha portato mia figlia alle lacrime e ad una grande delusione, perchè ci teneva molto a frequentare Scienze Umane presso di Voi.
Gentile Professore, mi permetto di sottolineare, che trovo veramente deludente e imbarazzante il fatto che durante gli Open Day presso il Vostro Liceo venga detto a noi genitori e ai ragazzi, che “accogliete tutti e che non ci sono problemi di posto”, … quando invece è l’esatto contrario…
Ci “indorate” la pillola, i ragazzi si iscrivono e poi alcuni di loro si ritrovano “a piedi”, senza alcuna possibilità di accoglienza: rifiutati dalla Sua scuola che grande illusione!!!
Le alternative scolastiche da Lei suggerite destabilizzano mia figlia e il Liceo che Lei mi ha proposto come alternativa a pochi km da casa non ha l’indirizzo Scienze Umane e… non si sceglie il futuro di una ragazza così a cuor leggero in dieci minuti nel Suo ufficio!
Tra l’altro ritengo molto discutibile la metodologia utilizzata per il sorteggio….
Si ricorda che ieri poco prima di iniziare il sorteggio Le avevo detto che “pensavo ci vosse un urna?” e Lei mi ha risposto scherzosamente che non disponete di quella con la manovella per girare i numeri tipo lotteria.. Professore, …. ma neanche arrivare ad un sorteggio formale, utilizzando una busta gialla per estrarre i nominativi!!!! Considero il risultato molto discutibile! Non c’è stata nemmeno una formalizzazione per iscritto del sorteggio.
Rifiuto la Sua proposta “di ripiego”, riguardante il Liceo Classico o per altre Scuole: mia figlia ha scelto il Liceo Manzoni indirizzo Scienze Umane e non altri indirizzi scolastici. Non è giusto che mia figlia e altre quattro ragazze/i non possano frequentare la Sua scuola, la Scuola che hanno scelto con entusiasmo e Lei ha tolto loro questa possibilità!
Considerate anche le difficoltà logistiche che si incontrano per raggiungere una scuola fuori dal proprio paese, per noi è stato motivo in più per scegliere il Liceo Manzoni dato che è facilmente raggiungibile dal paese ove risiediamo.
Non siamo intenzionati ad aspettare fino a giugno o addirittura fino a settembre per sapere se si libera qualche posto, …vivere nell’illusione di un possibile Sì?
All’Open Day aveva detto che accoglievate tutti, …. tutti tranne Cinque quindi??… solo Cinque esclusi, …cinque adolescenti con tante speranze e tanta voglia di fare per costruire un futuro di conoscenza e soddisfazioni….
Perchè non dà anche a loro cinque questa importante possibilità, accogliendoli nell’Istituto che Lei rappresenta?
La scelta della scuola deve essere una scelta libera e democratica, che va verso una scuola pubblica che accoglie equamente tutti e parla chiaro fin dall’inizio, fin dall’Open Day!
Non devono essere i Signori Dirigenti della Provincia di Varese a decidere il numero di classi, con conseguenti difficoltà di spostamento logistico nel territorio e aumento di pendolarismo. Non è pensabile che un ragazzo debba alzarsi alle cinque della mattina perchè è stato dirottato, dai signori della Provincia e dal Dirigente, a molti chilometri dalla propria abitazione… passando ore e ore sui mezzi di trasporto! A discapito anche del rendimento scolastico che cala per la stanchezza che si accumula nei giorni.
Tengo a rimarcare il fatto che per mia figlia non ci sono altre alternative scolastiche a parità di indirizzo che si possano raggiungere con i mezzi pubblici dal nostro paese di residenza. Le altre alternative come terza scelta (non effettuata all’atto dell’iscrizione!) sarebbero Saronno e Tradate: impensabili e impossibili da raggiungere!
per confrontarmi con loro. Se vogliono mettersi in contatto con me possono contattarmi all’indirizzo e-mail:
Lettera firmata
Sul caso, l’ente Provincia non si esprime: « Le regole di ammissioni vengono stabilite dal Consiglio di Istituto che ne indica i criteri in modo molto preciso. Non sono in alcun modo modificabili da parte di Villa Recalcati» spiega il consigliere delegato all’Istruzione Paolo Bertocchi
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