Varese, in casa è un calvario: clamoroso 4-5 per l’Inveruno
Crollo dei biancorossi che si risvegliano sull'1-5 ma non completano la rimonta. Espulsi Ferri nel primo tempo e Vingiano nel finale. Ma il campionato resta incredibilmente aperto

Un’altra sconfitta interna, un’altra gara macchiata dai cartellini rossi, un’altra occasione sprecata per tornare in testa al campionato, viste le frenate di Caronnese e Chieri. Il Varese esce di nuovo dalle ossa rotte dal Franco Ossola, una consuetudine che ormai è diventata maledizione, e questa volta deve sorbirsi anche fischi, mugugni e insulti dai tifosi (Baiano principale bersaglio), indispettiti da una partita assurda.
Assurda perché a un certo punto il Varese si trova sotto per 5-1 in casa, contro un vivace Inveruno, capace di capitalizzare al meglio i disastri messi in campo dall’undici di Baiano, sovrastato anche sulla tattica e senza più Ferri, espulso per un’imperdonabile protesta sul finire del primo tempo (sull’1-2). L’Inveruno ha finito per dominare fino all’1-5, poi a sua volta è crollato: solo a quel punto il Varese si è riacceso, ha ripreso a correre e aggredire, tanto da riuscire a risalire fino al 4-5, trovato in pieno recupero da Rolando su rigore. Ma una rimonta partendo da così in basso, sarebbe stata davvero sovrannaturale e infatti non è arrivata: giusto così, perché questa squadra deve capire che è il momento di diventare grandi, se l’obiettivo è quello (promozione) sbandierato da mesi.
Un obiettivo che in questo momento rimane possibilissimo (cosa che ha dell’incredibile) ma che oggi appare un miraggio per le difficoltà viste sul campo di gioco. Troppi giocatori sono stati altalenanti, troppi sono stati gli errori commessi, troppo poche le idee in una mediana poverissima e a sua volta danneggiata dall’uomo in meno (diventati due nel finale: cacciato anche Vingiano). Ora servirà una completa sterzata, a partire dal delicato match di domenica prossima a Borgosesia, contro un’avversaria che all’andata crocifisse il Varese a Masnago. Se la cosa si ripetesse, il crollo diventerebbe – forse – irreversibile.
FISCHIO D’INIZIO – Ciccio Baiano schiera il Varese con l’undici atteso e con il modulo utilizzato nelle ultime giornate, quello cioè con due mediani (Bottone e Vingiano), tre mezz’ali tra cui Giovio a supporto di Scapini, punta avanzata. Dalla parte opposta i gialloblu di Mazzoleni vanno in campo con il 4-3-3 con Repossi avanzato nel tridente insieme all’ex Broggini e a Chessa. In porta il giovane Cavalli, al posto dello squalificato Maimone.
IL PRIMO TEMPO – Il Varese parte forte, ma lo scatto si rivelerà un clamoroso fuoco di paglia. I biancorossi ci mettono appena 9′ per andare in vantaggio e per tornare a festeggiare una rete di Scapini: sul secondo corner guadagnato da Becchio, Giovio calcia verso il primo palo e il centravanti decolla, lasciando sul posto Bugno e inzuccando di potenza. Sembra tutto facile, anche perché poco dopo arriva il bis: cross di Talarico e deviazione vincente di Giovio. L’esultanza però è strozzata: la palla prima di entrare passa tra i piedi di Scapini e l’arbitro, giustamente, annulla per fuorigioco attivo.
Qui si chiude il primo tempo biancorosso, perché nel giro di pochi minuti l’Inveruno si riorganizza, riprende campo e comincia a colpire (Broggini murato da una gran scivolata di Ferri). Il pareggio non è così atteso, ma al 27′ diventa realtà: ancora Broggini smista palla verso l’accorrente Morao che scarica un diagonale di destro potente e preciso che non lascia scampo a Pissardo. Il portiere si rifà poco dopo: miracolo su una bordata di Broggini da vicino, rimasto troppo solo in area, ma lo svantaggio è solo rimandato. Tocca a Chessa sorpassare al 27′: lancio lungo di Lazzaro che serve il compagno in profondità beffando il fuorigioco (sbaglia Talarico). L’uscita di Pissardo è in ritardo, così Chessa lo aggira e trova il colpo di biliardo che vanifica il ritorno di Ferri e Talarico.
A proposito di Ferri, è lui l’architrave che crolla poco dopo: prima di un corner gialloblu, il centrale (e capitano), protesta in modo veemente e trova il rosso del signor Castorina, severo e intransigente. E proprio allo scadere, con il Varese in evidente confusione, arriva il tris di Nava che su azione d’angolo brucia tutti e insacca l’1-3.
LA RIPRESA – Baiano non cambia i dieci in campo nell’intervallo, preferendo arretrare Bottone a fare il difensore e preservando una sostituzione. Repossi però (tiro cross smanacciato da Pissardo in corner) segnala subito il fatto che l’Inveruno non intende abbassare il ritmo, una promessa che si concretizzerà con altre due reti in poco più di metà frazione. Il quarto gol è di Broggini, diagonale destro che sorprende il portiere, un po’ in ritardo nella circostanza; il quinto è ancora di Chessa che da pochi metri ribatte in rete un pallone già salvato una prima volta da Viscomi sulla linea di porta.
1-5, parole dure, fischi taglienti e morale sotto i tacchi in casa Varese. Uno scenario che pare definitivo e che invece si capovolge a favore dei biancorossi, mentre l’Inveruno smette di giocare (in particolare quando gli ospiti tolgono Repossi). Innocenti trova un gol quasi casuale subito dopo la rete di Chessa, poi l’ex Seregno confeziona addirittura la doppietta dopo un bel taglio per liberarsi in area. A questo punto il Varese ci crede, prova ad aggredire l’Inveruno (fino a lì perfetto sul palleggio, da quel momento in avanti decisamente in crisi), ringrazia un Pissardo che per due volte nega la sesta marcatura avversaria. Moretti, da poco in campo, però non riesce a graffiare mentre Becchio è volenteroso ma stanchissimo. Nonostante ciò, il Varese guadagna un rigore in pieno recupero, anche se prima della battuta pure Vingiano si fa cacciare per proteste. Rolando segna, ma di tempo non ce n’è più: resta solo lo spazio per le stilettate della tribuna che vanno a colpire un po’ tutti. Compresi Ferri, Luoni e soprattutto Baiano: la tensione, ora, si sente eccome.
VARESE – INVERUNO 4-5 (1-3)
MARCATORI: Scapini (V) al 9′ pt, Morao (I) al 27′ pt, Chessa (I) al 33′ pt, Nava (I) al 45′ pt; Broggini (I) al 19′ st, Chessa (I) al 24′ st, Innocenti (V) al 25′ st, Innocenti (V) al 31′ st, Rolando (V) su rig. al 47′ st.
VARESE (4-2-3-1): Pissardo; Talarico, Ferri, Viscomi, Bonanni; Vingiano, Bottone (Luoni dal 33′ st); Rolando, Giovio (Moretti dal 15′ st), Becchio; Scapini (Innocenti dal 23′ st). All. Baiano. A disp.: Grillo, Ortolani, Simonetto, Benucci, Lercara, Gazo.
INVERUNO (4-3-3): Cavalli; Marioli, Nava, Bugno, Mangili; Lazzaro (Olivares dal 35′ st), Battistello, Morao; Repossi (Bosio dal 20′ st), Broggini, Chessa (Ciappellano dal 42′ st). All. Mazzoleni. A disp.: Mustica, Naldi, Villa, Galli, Puricelli, Frattini.
ARBITRO: Castorina di Acireale (Cogozzo e Ferrari).
NOTE. Giornata fredda e serena, terreno in cattive condizioni. Espulso: Ferri (V) per proteste al 36′ st, Vingiano (V) al 47′ st. Ammoniti: Vingiano. Rolando, Bottone, Mangili. Calci d’angolo: 7-9. Recupero: 0′ e 4′. Spettatori: 1.350 circa.
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