Vietato tifare: Cantù-Varese senza biancorossi in tribuna
La decisione venerdì pomeriggio, rimborsi per chi ha già il biglietto. Durissimo Caja: «Decisione senza senso di chi vuole scaricare responsabilità»

Ci risiamo: ancora una volta, adducendo questioni di ordine pubblico, un’autorità vieta ai tifosi ospiti di assistere a un evento sportivo. Parliamo del derby di pallacanestro tra Cantù e Varese, programmato da mesi per domenica 2 aprile (e da settimane all’orario delle 20,45) e solo oggi pomeriggio – venerdì 31 marzo – proibito ai sostenitori ospiti.
Meglio, a tutti gli appassionati che non risiedono né in provincia di Como, né in quella di Monza-Brianza, le zone cioè dove ha sede la Pallacanestro Cantù e dove – Desio – si disputerà la partita valida per la Serie A di basket.
Come all’andata, quindi, non ci saranno tifosi in trasferta e questo nonostante
1) il numero di persone da tenere sotto controllo si aggirerebbe su qualche decina di unità (2-300?);
2) l’impianto di Desio è più moderno, capiente e gestibile del vecchio “Pianella” di Cucciago, storica sede per le partite interne dei brianzoli;
3) le prevendite online siano state aperte alcuni giorni fa, e diversi sostenitori della Openjobmetis abbiano già acquistato il biglietto;
4) ci siano stati mesi di tempo per prendere questa decisione, arrivata invece a ridosso – poco più di due giorni – della gara in oggetto.
5) con questa scelta, probabilmente, si escludono dal palasport anche diversi tifosi biancoblu che risiedono nella Brianza “milanese” e nel lecchese.
COME OTTENERE IL RIMBORSO
I biglietti per il derby sono considerati “incedibili”, quindi chi li ha già acquistati può richiedere il rimborso, con modalità differenti in base a come sono stati comprati.
Se il biglietto è stato acquistato al botteghino del “Pianella” bisogna scrivere all’indirizzo e- mail info@pallacanestrocantu.com; se il biglietto è stato acquistato in un punto vendita “Vivaticket” bisogna presentarsi con il tagliando presso il medesimo punto vendita; se il biglietto è stato acquistato online è necessario compilare il form (CLICCATE QUI).
CAJA: «DECISIONE SENZA SENSO»
Durissimo il giudizio di Attilio Caja, allenatore della Openjobmetis, sul divieto di trasferta. «Sono dispiaciuto di questa scelta: mi sembra una decisione di comodo che mi pare senza senso. Evidentemente per qualcuno è meglio lavarsi le mani e scaricare le proprie responsabilità, ma se tutti si togliessero responsabilità dal proprio lavoro, non andremmo da nessuna parte. Sono rammaricato: noi abbiamo un pubblico caloroso ma civile, almeno per quanto ho visto nei miei periodi trascorsi a Varese. Tra l’altro a Desio c’è un palazzetto molto ampio, con grandi spazi che diminuiscono le problematiche. Prendiamo atto con rammarico di questa decisione, mancherà qualcosa alla cornice del derby. Il bello dello sport italiano, rispetto a quello americano, è proprio la rivalità che dà sale alle partite: non si rende giustizia al nostro lavoro. Io, quando ho lavorato a Roma, ho assistito ai derby di calcio sia con il pubblico, sia con gli spalti vuoti: la differenza è incredibile».
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