Il sindacato ADL contesta l’accordo sui tecnici di radiologia
Il delegato RSU denuncia l'intesa raggiunta al tavolo tecnico e che prevede l'utilizzo degli infermieri. La replica dell'azienda: « È tutto secondo legge»

Infermieri utilizzati come tecnici di radiologia. La denuncia è del sindacato di base ADL che denuncia l’accordo raggiunto al tavolo tecnico indetto dall’Asst Valle Olona per uniformare i diversi presidi: « Si è virati verso una soluzione peggiore rispetto allo stato attuale e che è completamente contraria alla legge 187/2000 -denuncia Salvatore Petrenga – Al tavolo tecnico ho votato contro il verbale e ho scritto più mail a tutti i componenti del tavolo, al Direttore Generale, a quello Amministrativo e Sanitario. I macchinari possono essere utilizzati solo dal tecnico di radiologia (TSRM) o dal medico chirurgo, ma con poche ore di corso si vuole formare 180 infermieri. Delegare gli aspetti pratici all’infermiere non significa fargli fare compiti che sono propri delle funzioni del tecnico di radiologia, ma quelli propri dell’infermiere. Con questa decisione inoltre si mantiene la disparità tra ospedali: in alcuni sale operatorie sarà ancora il tecnico di radiologia a utilizzare tali apparecchiature, mentre in altre sarà l’infermiere, che se lo farà potrebbe essere denunciato per abuso di professione. Ci chiediamo se chi si sottoporrà a interventi chirurgici sa che l’infermiere non può conoscere gli aspetti radioprotezionisti, dosimetrici e di qualità dell’immagine. Il paziente inoltre potrebbe essere sottoposto a dosi di radiazioni notevolmente superiori al normale visto che in alcuni ospedali non ci sarà il tecnico di radiologia a controllare tali aspetti. Per tutta risposta oggi arriva una nota del direttore Generale che conferma che gli infermieri dovranno fare i tecnici di radiologia: non erogheranno radiazioni X, ma da quanto scritto e detto al tavolo potranno movimentare la macchina, fare le proiezioni, impostare i parametri ecc. Tutto questo dopo aver seguito un corso di formazione di poche ore».
Dalla direzione generale dell’Asst assicurano che: « Ogni decisione assunta al tavolo tecnico è stata presa nel pieno rispetto della normativa vigente»
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