La missione nell’arte: una mostra alla prima cappella nel mese missionario
Sabato 30 al Centro Espositivo Monsignor Macchi, verrà inaugurata la mostra La Missione nell’Arte – L’Arte nella Missione, con opere del pittore Guido Villa

Sabato 30 settembre, alle 17, presso il Centro Espositivo Monsignor Pasquale Macchi alla prima cappella, verrà inaugurata, in occasione del mese missionario, la mostra La Missione nell’Arte – L’Arte nella Missione: mons. Luigi Locati e il ciclo pittorico dell’Esodo a Isiolo (Kenya) con opere del pittore Guido Villa.
Interverranno a presentare la mostra – organizzata dalla Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese – Carlo Capponi, il curatore dell’esposizione, Graziano Campanini, direttore del “Museo della Sanità e dell’Assistenza presso il complesso monumentale di Santa Maria della Vita” a Bologna, Luigi Sampietro, professore emerito di letteratura angloamericana all’Università degli Studi di Milano, e Monsignor Franco Givone, già missionario a Isiolo, ora parroco a Gattinara presso la Parrocchia di San Pietro.
L’ARTISTA
Guido Villa nasce nel 1943 a Vercelli, dove frequenta l’Istituto di Belle Arti, approfondendo lo studio di grandi artisti come Tiziano, Tintoretto, Botticelli, Antonello da Messina e Rembrandt, eseguendo copie delle loro opere per apprendere e perfezionare l’uso degli impasti cromatici e della luce. Dagli anni Sessanta ad oggi partecipa a numerosissime mostre personali e collettive, sia in Italia sia all’estero, vincendo molti premi. Si occupa anche di grafica, collaborando con la Casa Editrice Garzanti.
La sua pittura è prorompente e dominata da un’esecuzione veloce ed impetuosa, in cui istintivamente e di getto la mano costruisce le immagini, usando veloci pennellate, nonché segni vigorosi, avvolgenti e dall’andamento fluido e sinuoso, che l’artista sovrappone e accosta fino a colmare interamente il vuoto del supporto bianco. Crea così opere che conducono lo spettatore ad osservarle, muovendosi di fronte ad esse in una sorta di intima danza, alla ricerca dell’angolazione giusta.
MONSIGNOR LOCATI E LA SUA MISSIONE
Monsignor Luigi Locati, nato nel 1928, fu ordinato sacerdote a Vercelli nel 1952 e, spinto da sempre dal profondo desiderio di andare in Africa, nel 1963 partì per il Kenya come
sacerdote Fidei Donum. Nel 1964 fu inviato come primo missionario nel distretto di Isiolo, dove divenne fondatore della sua chiesa e promotore di numerose azioni sociali nei confronti delle popolazioni nomadi del distretto. Nel 1996 fu consacrato vescovo del neonato Vicariato Apostolico di Isiolo, dove fece erigere una nuova e più grande chiesa, che fece decorare col ciclo pittorico dell’Esodo da Guido Villa. Nel 2005 monsignor Locati venne brutalmente ucciso nella sua stessa missione.
LA MOSTRA
La mostra non vuole essere una personale su Guido Villa e la sua arte, né tanto meno una commemorazione della straordinaria figura di monsignor Luigi Locati, bensì un modo per mostrare il ruolo e la funzione che l’arte ha avuto all’interno della missione di Isiolo in Kenya e, al tempo stesso, per parlare di arte come strumento di fede e portatrice di un messaggio di speranza.
Proprio a tale finalità si legano le opere scelte per questa esposizione, distinte, ma accumunate dal loro legame con la figura di Locati: gli studi e i bozzetti relativi all’ampio e monumentale ciclo pittorico dell’Esodo – commissionato proprio da monsignor Locati per la Cattedrale di Isiolo e realizzati da Guido Villa, intimo amico del missionario – e una serie di disegni a matita dal titolo Agguato, in cui l’artista reinterpreta con monocromi segni sintetici la violenta dipartita del missionario.
In particolare il ciclo pittorico dell’Esodo, composto da otto pannelli, trascende il suo pur evidente ruolo decorativo e si presenta come una sorta di medievale Biblia Pauperum. Monsignor Locati infatti volle dall’amico artista un racconto per immagini, che presentasse in maniera chiara e comprensibile le vicende dell’esodo biblico in modo che i sempre crescenti fedeli di Isiolo e della sua cattedrale, conquistati dalla monumentalità, dalla potenza cromatica e dalla ricchezza scenografica dei pannelli, ne cogliessero il messaggio più profondo, identificando se stessi col popolo di Israele.
Nella sua missione Don Luigi si è posto nei confronti della multietnica popolazione di Isiolo proprio come Mosè ha fatto con il popolo di Israele: nel nome di Dio ha guidato “il suo popolo”, aiutandolo ad affrancarsi da ogni forma di oppressione, schiavitù e paura e insegnandogli a essere libero, a crescere con le proprie forze e a sperare in un futuro migliore.
LE INFO
La mostra rimarrà aperta al pubblico da sabato 30 settembre a domenica 12 novembre 2017 durante i giorni e orari di apertura del centro espositivo: tutti i sabati, tutte le domeniche e i giorni festivi dalle 9.00 alle 16.00, orario continuato ed a ingresso libero.
È possibile inoltre richiedere su prenotazione aperture speciali extra orario per gruppi.
Per informazioni: 366 4774873 – 328 8377206 – info@sacromontedivarese.it – info@archeologistics.it – www.sacromontedivarese.it
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
PaoloFilterfree su Vannacci a Varese, sala gremita per il suo attacco frontale: “Von der Leyen? Sembra viva”
Castegnatese ora Insu su Raid vandalico nella tensostruttura di Castronno: rubati i palloni e divelti gli estintori
Bruno Paolillo su Varese e la crisi del commercio: interviene anche Paolo Ambrosetti tra dati allarmanti e la replica del Comune
GrandeFratello su Arrivano i treni Varese-Milano Centrale. Ma solo per due giorni
Massimo Macchi su Tarip, le prime fatture fanno discutere. Coinger: "Una rivoluzione culturale"
PaGi su Si è ribaltato un altro grosso tir, traffico in tilt tra Somma Lombardo e Malpensa lungo la via Giusti
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.