Varese Art Fest: mostre e incontri al Castello di Masnago

La rassegna ideata da Claudio Benzoni prende il via sabato 9 settembre con l’inaugurazione della mostra dell’artista

Varese Arte Fest 2017

Il Castello di Masnago ospita dal 10 settembre al 5 novembre (inaugurazione sabato 9 settembre ore 18,00) Art Fest Varese, un ciclo di mostre e appuntamenti ideati da Claudio Benzoni introno al tema dell’arte e della parola.

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Evento portante della rassegna è la mostra personale dell’artista, grafico e scrittore che presenta gli ultimi lavori ispirati dall’osservazione della configurazione delle lettere dell’alfabeto.

«Il segno nasce prima di ogni forma di scrittura -spiega Claudio Benzoni – è la scaturigine di ogni gesto umano libero e creativo. Per questo ho iniziato a usare i segni della scrittura come cosa e a giocarci: spezzarli, fonderli, deformarli, spostarli, avvicinarli, ingrandirli, ridurli fino a frammentare la loro struttura e la loro anatomia per rigenerarla. Un modo per ricondurre il visibile alla dimensione presignificativa, naturale, antecedente a ogni denominazione dettata dall’utilità, rieducare lo sguardo abitudinario alla rarefazione, all’astrazione, all’invisibilità della forma».

In mostra le opere che ripensano il passato dalla Stele di Rosetta alla ideografia cinese fino ai giorni nostri « Con l’uso dei nuovi media, rispetto al passato, abbiamo perduto l’unità di scrittura: figura e azione. Le parole si sono separate dalla loro figura, si sono “s-figurate”, diventando astratte e autonome. La figura si è svuotata della presenza originaria che l’abitava, significandola: il mondo, la vita».

Questa ricerca, quasi a riscattare la visione dall’egemonia del linguaggio sempre più violato e abusato, ha dato origine a due espressioni visive: prima al VIRUS poi all’IDEOSCRIPTURA.

«Il virus non esprime un pensiero, anzi, come quello biologico, aggredendo i caratteri, aggrovigliandoli o distruggendoli, rende vana e inutile ogni espressione e la supremazia dei significati, di cui gli uomini si servono per illudersi di comprendere e dominare il mondo. Opera la demolizione con lo scopo di mantenere intatta l’indipendenza della segno e quindi per la sua libertà. Non accetta la forma unica stabilita, prende congedo da ogni regola per poter “danzare “ liberamente tra parole mutilate. L’Ideoscriptura si nutre del virus, per trasformarsi in autentico libero segno formale, che comunque una volta disegnato perde la propria innocenza, ma in quanto tale contiene il proprio senso allo stesso modo in cui la scrittura contiene il suo rapporto con le cose del mondo».

Accanto alla mostra saranno allestite alcune mostre temporanee di artisti che lavorano sul tema della parola e un ricco calendario di incontri. L’inaugurazione della mostra è sabato 9 settembre ore 18,00, il primo appuntamento con le conferenze e sabato 16 settembre 2017 alle ore 18,00 con Alfredo Rapetti Mogol con introduzione di Erika La Rosa.

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Pubblicato il 08 Settembre 2017
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