Abbattere le liste d’attesa: “Regione è al lavoro da tempo”

L'assessore al Welfare affronta il delicato tema delle liste d'attesa in sanità. Un sistema informatizzato centrale fornisce i dati sui tempi nelle strutture pubbliche e accreditate

giulio gallera

Le liste d’attesa sono un grosso problema per il Servizio sanitario nazionale e regionale. La riduzione del personale ma, soprattutto, le somme stanziate per pagare le prestazioni non riescono a far fronte alla crescente domanda di assistenza. Così le liste si allungano anno dopo anno.

Sulla questione è intervenuto l’assessore al Welfare Giulio Gallera: «Regione Lombardia è da tempo al lavoro per risolvere il problema delle liste d’attesa e non si è mai limitata alle promesse elettorali. Dallo scorso mese di dicembre i cittadini lombardi possono verificare istantaneamente la disponibilità delle agende per tutte le prestazioni ambulatoriali erogate in regime di Servizio Sanitario Nazionale (SSN) di tutte le strutture pubbliche e private della Lombardia, attraverso il sito regionale www.prenotasalute.regione.lombardia.it, grazie all’unico flusso informativo Mosa».

11 MILIONI PER RIDURRE TEMPI PRESTAZIONI PIU’ RICHIESTE

Lo scorso anno, Regione Lombardia ha stanziato 11 milioni di euro per ridurre i tempi per la prenotazione delle prestazioni maggiormente richieste. È stato inserito tra gli obiettivi dei direttori generali il contenimento delle liste d’attesa e disposto l’individuazione all’interno di ogni Asst di un unico responsabile delle liste d’attesa”.

CON RIFORMA NIENTE ‘CODA’ PERI CRONICI

I risultati positivi vengono affidati soprattutto alla riuscita della Riforma sanitaria e alla presa in carico dei malati cronici: « Voglio inoltre evidenziare – ha continuato – che grazie alla nostra riforma sanitaria e al nuovo modello di presa in carico, i pazienti cronici vedranno azzerate le liste d’attesa per le prestazioni che riguardano la loro patologia e che già oggi per oltre 150 mila di loro questo è già realtà».

«Nonostante questo – ha concluso – per i prossimi 5 anni, rimane tra i nostri obiettivi arrivare, attraverso il concorso di tutti gli erogatori pubblici e privati e grazie al superamento di problemi tecnici e economici, ad un’agenda unica di prenotazione diretta anche per le strutture private». 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Giugno 2018
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