A oggi io dico si all’inceneritore

La lettera di un lettore che approva le scelte della termodistruzione

Egr. direttore,

vorrei fare alcune considerazioni sull’inceneritore che la provincia di Varese sta proponendo nella zona di Castiglione, e che, secondo il mio modesto parere, al di la’ dell’ubicazione che tutti contestano, è sicuramente una proposta da non scartare.

A me sembra davvero fuori luogo non accettare a priori un sistema di smaltimento rispetto ad altri. Vero è che le emissioni dei vecchi inceneritori erano estremamente inquinanti, ma è anche vero che le attuali emissioni dal co2 e altri residui sono notevolmente diminuite.

Alcune considerazioni però si possono fare in merito a questo problema che qui vorrei esporre:

personalmente ho fatto un conto di quanta spazzatura nella mia famiglia viene mandata in discarica nel corso di un anno e quanto costa alla collettività. Ebbene pur facendo io stesso la raccolta differenziata e quindi separando carta, vetro, umido, e plastica, approssimativamente creo circa 6-700 kg di rifiuti l’anno. Mi chiedo quindi, facendo una media di circa 90 mila famiglie (350 mila abitanti) che risiedono nell’alto varesotto fra un po’ saremo sommersi da tonnellate di rifiuti con un costo per la collettivita di miliardi. Ben sapendo poi che le discariche vanno ad inquinare falde e terreni, che per molti anni non potrebbero piu’ essere utilizzati. proporrei ai tanti che non accettano questa forma alternativa di smaltimento dei rifiuti di farsi un giro per le varie discariche a cielo aperto che abbiamo in provincia e sentire l’odore nauseabondo che si respira, oppure parlare direttamente con gli abitanti che risiedono nelle vicinanze.

Penso proprio che non sia il massimo come qualità della vita trovarsi una discarica sotto casa. certo il problema è di grande importanza e non si risolve soltanto in questo modo; va sicuramente migliorata la raccolta differenziata diminuendo lo scarto ed avendo le strutture adatte per il successivo riutilizzo.

Un’altra osservazione che vorrei fare a pro dell’inceneritore è che per lo meno con la macerazione e la combustione dell’impianto si può ricavare energia per riscaldare anche un’intera città, diminuendo così, i fumi dei singoli impianti di riscaldamento come gia’ avviene da anni a Brescia ed anche in altre città della Svizzera o ad esempio a Karlsruhe in Germania.

Strano a dirsi ma anche nel vicino Canton Ticino è stato deliberato pochi giorni fa di costruirne uno entro il 2003, in una realtà più o meno simile alla nostra come numero di abitanti e dove piu’ del 50% dei rifiuti viene gia’ di per se riciclato, quando noi arriviamo a malapena al 30%. questo mi fa’ molto pensare.

Purtroppo e vero che viviamo in un mondo in cui il consumismo è uno stile di vita che personalmente non approvo, ma certamente non con questo si devono avere dei preconcetti di vario genere, come in questo caso, quando poi abbiamo migliaia di auto che ci passano sotto casa e che comunque inquinano ma, nessuno dice nulla.

Spero di essere contraddetto e mi piacerebbe che ci fosse qualcuno che portasse elementi o proposte alternative che entrino nel merito del problema, non solo prese di posizione partitiche pro o contro come ho letto fino ad oggi e che comunque non risolvono concretamente il problema. Ad oggi io dico si all’inceneritore.

Renzo Dalla Fratte

La questione dei rifiuti sta diventando ogni giorno che passa uno dei temi centrali della discussione nelle nostre città. Sono ormai una ventina i comitati contro l’inceneritore di Caronno Corbellaro. La sua lettera indica una contro tendenza. Fermo restando il diritto ad esprimere il proprio parere, vanno puntualizzate alcune inesattezze e omissioni. 
Primo aspetto è quello dei numeri. Malgrado ci sia un aspro dibattito, esistono ormai numeri certi che non si riferiscono alla semplice esperienza delle micro comunità o delle famiglie. Tali cifre sconsiglierebbero la costruzione di altri temodistruttori almeno nella nostra provincia. 
Secondo aspetto. L’inceneritore di Caronno non produrrebbe alcuna energia perché altrimenti la sua collocazione non avrebbe senso perché andava costruito a Varese. Ricordiamo anzi che tale scelta comporterà una serie di problemi non indifferenti, basti pensare al traffico e alla localizzazione di una discarica per le ceneri prodotte dalla termodistruzione.
Sulle discariche poi le inesattezze sono totali. Queste non verranno più utilizzate. A tal proposito esiste una legge dello Stato e una regionale. Perciò questa è una cosa certa e definita.
La invito a guardare il sito dei comitati che, al di là dell’enfasi anti termodistruzione, è davvero completo e molto dettagliato.

http://www.venegono.it/comitatirifiuti/index.html


Partecipa al forum: "Va costruito un altro 
termodistruttore in provincia?"

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Gennaio 2001
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