Don Bosco, tra passato e futuro

La Comunità Educativa Salesiana ricorda l'anniversario della morte del Santo amico dei giovani: una ricostruzione storica, l'incontro con le autorità locali, una messa in Basilica, manifestazioni sportive e una mostra di Ernesto Treccani

Il 31 gennaio del 1888, all’età di 72 anni, nella sua camera di Valdocco, si spegneva don Giovanni Bosco,  fondatore della congregazione dei Salesiani. Don Bosco, divenne  sacerdote  nel 1841 e iniziò il suo apostolato tra i giovani più poveri, perlopiù figli di immigrati nel torinese in cerca di lavoro. Il 26 gennaio 1854 don Bosco radunò intorno a sé alcuni di quei giovani e disse loro: "Con l’aiuto di Dio, vi invito a formare con me una Società. Ci chiameremo Salesiani".  Nacque così l’Oratorio, con la protezione  spirituale di San Francesco di Sales. Don Bosco un’esistenza dedicata ai giovani. Tanto che lo stesso Papa Giovanni Paolo II lo ha definito "padre e maestro della gioventù", stabilendo che con tale titolo "egli sia onorato e invocato, specialmente da quanti si riconoscono suoi figli spirituali". Il 1 Aprile 1934, Papa  Pio XI lo proclamò Santo. 

La data del 31 gennaio è diventata, dunque, un momento di riflessione importante per le comunità educative salesiane. L’anniversario della morte del Santo non è solo il momento delle celebrazioni, ma anche dei progetti. Alla manifestazione parteciperanno infatti le autorità locali, compreso il provveditore agli studi al quale verrà presentato il Piano di Offerta Formativa (POF) della scuola. Attualmente la scuola media inferiore A.T. Maroni è frequentata da  circa 200 ragazzi, suddivisi in tre sezioni. Il 50 per cento proviene da Varese, il resto dal circondario; il 60 per cento sono maschi, il restante 40, femmine. Molto forte il collegamento con il territorio e alcune associazioni varesine. Infatti presso il teatro interno si svolgono incontri culturali e dibattiti, oltre al famoso cineforum condotto dal professor Angelo Croci, con cinque cicli annuali di proiezioni. 
«Noi guardiamo avanti –  dice don Saverio Stagnolo, responsabile della Comunità educativa salesiana di Varese – . Con la riforma dei cicli abbiamo pensato di puntare sulla scuola superiore anziché su quella di base. Del resto per  le elementari c’è già la proposta di altri istituti, come quella dell’Istituto Maria Ausiliatrice». 

Le celebrazioni inizieranno  a partire dalla mattinata. I ragazzi della scuola media si cimenteranno infatti in minitornei di basket, volley e calcetto. Nel teatro interno si terrà una rappresentazione storica della vita di Don Bosco. In occasione delle celebrazioni, al primo piano della scuola, è stata allestita la mostra "I barabitt "di Ernesto Treccani. Trenta quadri dell’autore che hanno come soggetto i ragazzi della Comunita educativa di Arese, commentati dagli stessi ragazzi ritratti. 
Alle 11 Don Giovanni Fredrigotti, la voce ufficiale dei Salesiani, celebrerà nella Basilica di San Vittore una messa in ricordo del santo. 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Gennaio 2001
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