Aspettando la devolution, Verderio presenta “la lista della spesa”
Oltre 600 miliardi, a tanto ammonta, secondo l'assessore provinciale alla Viabilità, il fabbisogno per le infrastrutture della provincia. Il conto è stato presentato all'onorevole Giancarlo Giorgetti
"La lista della spesa", come la definisce l’assessore alla viabilità Modesto Verderio, è piuttosto salata: 666 miliardi di lire. Tanto serve, secondo i conti fatti dall’assessore, alle infrastrutture della nostra provincia per tornare ad essere un servizio normale per cittadini e imprenditori. A riceverlo, direttamente da Roma, Giancarlo Giorgetti, presidente della Commissione Bilancio. Insieme al conto, Verderio presenta, voce per voce, gli interventi da fare: la prosecuzione da Cocquio Trevisago fino a Laveno della strada provinciale 1 del Chiostro di Voltorre, il sistema tangenziale di Varese, la viabilità connessa al Piano d’area Malpensa (interventi sulla 336, strada che collega i due terminali del megahub), la variante all’ex statale varesina 233, solo per citare i più vistosi.
Giancarlo Giorgetti, pur avendo lui stesso sollecitato Verderio nella stesura della lista, non nasconde qualche perplessità sulle possibilità di realizzazione di tutti gli interventi. "Poco tempo fa, in una riunione con tutti i parlamentari lombardi, Formigoni ci ha chiesto di assecondare le richieste infrastrutturali e di attivare le lobby territoriali, intese in senso buono, per poterle realizzare. Quello che si chiede non sono strutture faraoniche, ma il necessario a garantire una mobilità sufficiente. Temo però che sarà difficile ottenere già con la finanziaria uno stanziamento ad hoc per tutte. Verranno finanziate solo quelle più significative". Che cosa siano "le lobby territoriali in senso buono" è presto detto: alla spinta dei parlamentari varesini si dovrebbe aggiungere quella di privati imprenditori, che, unitamente agli enti territoriali, su quelle infrastrutture hanno un interesse. In altre parole lavori sponsorizzati, però non sotto forma di oneri di urbanizzazione. "Di alcuni interventi – ha aggiunto Massimo Ferrario, presidente della Provincia- si parla ormai da anni, come l’atteso sottopasso delle FS a Mornago, su cui stiamo litigando dal 1996, perché le FS non si pongono il problema di spesa. La provincia da parte sua ha iniziato da qualche anno a mettere in sicurezza tutti i ponti, migliorandoli e adattandoli alle nuove esigenze di viabilità, soprattutto nei tempi previsti. Ne vengono ristrutturati circa dieci all’anno. L’intervento più importante che abbiamo fatto è quello riguardante il ponte di Cairate, che ha cinquant’anni ed è un punto di collegamento importante". Giancarlo Giorgetti, in attesa della devoluzione e con un "no" già deciso sul quesito referendario di domenica, rimprovera lo Stato, troppo avaro nei trasferimenti agli enti territoriali. Ricorda anche la questione delle polizze rc auto, il cui gettito a favore dell’ente provinciale (circa 60 miliardi) è andato a sostituire i trasferimenti statali (45 miliardi su un bilancio di 180 miliardi). «Quando lo Stato si è accorto che le quote sulle rc auto di province ad alta densità di autovetture, come la nostra, erano consistenti e che quindi colava molto grasso, voleva indietro l’eccedenza, rispetto alla quota originaria dei trasferimenti». |
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