Offerta formativa libera? Sì, ma…
Varese – Confusione nelle scuole superiori per il futuro avvio dei nuovi indirizzi. La Provincia ne promuove solo sei, ma i presidi mantengono le iscrizioni in attesa di comunicazioni ufficiali
Scuola autonoma sì, ma con moderazione.
La rivoluzione dell’universo scolastico, con la raggiunta autonomia degli istituti e la loro libertà di organizzarsi l’offerta formativa, il famoso "POF", si scontra con necessità e direttive superiori.
Una denuncia resa pubblica dal consigliere provinciale dei Comunisti Italiani Elio Giacometti lancia l’allarme sui nuovi indirizzi presentati dalle diverse scuole: " Le scuole superiori – sostiene Giacometti – hanno avanzato 39 proposte per istituire altrettanti nuovi corsi di studio; la Provincia sembra, però, intenzionata a consentirne sole tre confermando due sperimentazioni già avviate. Eppure la Commissione consiliare Lavoro e Formazione professionale, avvalendosi di uno studio elaborato congiuntamente da funzionari di Provincia e Provveditorato, aveva espresso all’unanimità parere favorevole all’istituzione di dieci nuovi corsi di studio."
Nelle scuole, le iscrizioni si sono già chiuse da qualche giorno e i ragazzi hanno scelto in base all’offerta preferita, offerta che oggi, però, allo stato dei fatti non è garantita. E ora?
Dal Provveditorato (nella foto) fanno sapere che i presidi sono a conoscenza di tutta la questione, ma da una serie di telefonate tra i vari dirigenti ci accorgiamo che non tutti hanno certezze.
Il vice preside delll’Istituto Superiore di Bisuschio Giuseppe Carcano fa sapere che le iscrizioni sono state raccolte regolarmente secondo il proprio POF "La situazione non è del tutto chiara. Siamo in attesa. Se, comunque, dovessero bocciare le nostre richieste, allora chiameremo le famiglie e spiegheremo la situazione."
Più sicuro appare il dirigente dell’ITPA di Varese Rosario Oieni : "Il Provveditore ci ha dato garanzie che il nostro corso di turismo otterrà l’ok. Anzi, ci ha incoraggiato a proseguire in questo senso."
Per tentare di capirci qualcosa, chiamiamo l’assessore all’edilizia scolastica Andrea Gambini (nella foto) : "La mia commissione ha effettivamente approvato solo sei corsi. Sul nostro tavolo erano arrivate dieci richieste, dopo l’iniziale scrematura che ha effettuato un tavolo tecnico composto da funzionari della Provincia e del Provveditorato. Le nostre motivazioni sono legate alla disponibilità degli spazi. La provincia di Varese, inoltre, è seconda solo a Milano quanto ad indirizzi scolastici: dobbiamo evitare doppioni inutili". Sulla questione degli spazi, però, il preside dell’Itpa si sente sicuro. Immediata la replica di Gambini: "Forse non ricordano che giusto lo scorso anno scolastico ci fu un’occupazione del Daverio proprio a causa dei problemi di convivenza tra ragionieri e periti."
E quindi? Iscrizioni da rifare?
In verità la situazione è ancora sospesa perché l’ultima parola sui vari indirizzi spetta alla Direzione Regionale scolastica a cui sono giunte le varie pratiche. Di certo, si sa solo che nella maggior parte dei casi la Provincia invita a respingere la richiesta e le motivazioni addotte sono indubbiamente concrete.
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