Un freddo improvviso sta mettendo in difficoltà il fiuto di sei labrador antiterrorismo all’aeroporto di Malpensa. La denuncia viene dal segretario provinciale del sindacato di polizia Siulp, Giuseppe Tedesco. Il canile dove sono sistemati gli animali, una struttura all’aperto tra il terminal 1 e il terminal 2 dell’hub internazionale, è troppo esposto alle intemperie. Il problema si è presentato solo adesso, perché fino a qualche mese fa, il canile ospitava solo cani pastore tedesco, più adatti al corpo a coprp, ma anche più resistenti ai disagi. «Dopo l’11 settembre – spiega Tedesco – sono arrivati a Malpensa altri cani. I sei labrador sono animali specializzati nel fiuto degli esplosivi, addestrati, in alcuni casi, da un’agenzia statunitense che opera nel settore da anni. I cani anti-bomba lavorano insieme agli artificieri. Il loro naso è la carta vincente per la localizzazione di potenziali ordigni esplosivi. Un fiuto messo però in pericolo da un banalissimo raffreddore. «Bisogna trovare ai cani una sistemazione più comoda e meno esposta al freddo – ribadisce il segretario provinciale del Siulp». Il rischio è che con il naso intasato, i cani non riescano a fare il loro dovere.
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