Olona, Lura, Bozzente : la Regione riparte da un contratto
Dopo le sollecitazioni degli enti locali interessati, l'assessore Bernardo offre un "contratto di fiume" per contrastare le inondazioni
Un "contratto di fiume" per affrontare e risolvere il problema delle frequenti esondazioni e del recupero ambientale delle acque del bacino Olona – Lura – Bozzente.
È la proposta operativa avanzata dall’assessore regionale alle Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità, Maurizio Bernardo a sindaci e amministratori dell’asse del Sempione riuniti a Milano, insieme agli assessori all’ambiente delle province di Milano e Varese, Luigi Cocchiaro e Francesco Pintus, e al senatore del collegio di Rho-Pero, Giuseppe Valditara, per trovare soluzioni urgenti per la prevenzione e il controllo delle piene, la sistemazione delle sponde e la valorizzazione complessiva dell’ambiente fluviale.
«È un tavolo di confronto – ha detto Bernardo – per conoscere
meglio e in una visione integrata i diversi problemi e
condividere, quindi, le modalità d’azione. Non possiamo pensare di risolvere un caso così complesso, come il pieno recupero del bacino dell’Olona, senza il coinvolgimento di tutti gli enti locali e i soggetti istituzionali, pubblici e privati,
interessati all’economia locale. Quello di oggi è, pertanto, il
primo passo verso quello che abbiamo definito ‘contratto di
fiume’: un accordo volontario fra soggetti pubblici e privati
che si impegnano, ognuno per la loro parte, alla
riqualificazione territoriale del bacino».
«In una recente assemblea con i sindaci del territorio – ha
ricordato l’assessore Pintus – è stata espressa la
preoccupazione unanime per le condizioni in cui si trova il
bacino dell’Olona, in particolare per quel che riguarda gli
argini. Non posso che apprezzare, quindi, la proposta
dell’assessore Bernardo che va nella direzione della
collaborazione e della sussidiarietà con gli enti locali ancora
oggi alle prese con le emergenze causate dalle alluvioni».
Un programma di recupero e gestione della risorsa fluviale che
sarà condiviso anche dalle direzioni generali degli assessorati
regionali al territorio e alle opere pubbliche e protezione
civile e articolato in tre fasi: la prima, da concretizzare
entro la fine del 2002, prevede la raccolta di osservazioni e
proposte da parte dei soggetti locali (il passaggio odierno), la
predisposizione da parte della Regione Lombardia di un documento base per il "contratto di fiume" e la relativa condivisione, la sottoscrizione di un protocollo di intesa tra gli enti per la definizione del contratto stesso con l’allargamento a tutti i soggetti economici, territoriali e sociali interessati. Una
seconda fase, da realizzarsi entro la primavera del 2003,
prevede l’elaborazione definitiva del "contratto di fiume" da
sottoporre agli enti coinvolti e la sottoscrizione dell’intesa.
Successivamente, nella terza fase, spetterà alla Regione
individuare gli strumenti attuativi adatti per realizzare i
trasferimenti di risorse agli enti locali e realizzare i
programmi operativi di intervento.
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