«La sua creatività…era più veloce dell’ortografia»

Maria Brichi Perelli fu la maestra di Dario Fo nell’anno scolastico 1936/37, quando il Nobel per la letteratura, ragazzino, frequentava la quinta elementare di Porto Valtravaglia

«Accenti, articoli, apostrofi non esistevano. La sua creatività era talmente forte da essere più veloce dell’ortografia». Si accende di vita la voce di Maria Bricchi Perelli, 91 anni portati col ricordo dei suoi alunni, molti, ma non per questo facili da dimenticare, quando le si chiede di Dario. Si, perché la signora Perelli fu l’insegnante del premio Nobel per la letteratura Dario Fo che frequentò la classe quinta alle elementari di Porto Valtravaglia nell’anno scolastico 1936/37. Erano anni difficili per un ragazzino che doveva seguire il padre capostazione nei suoi spostamenti un po’ di qua e un po’ di la per presidiare stazioni e scambi, con la famiglia al seguito. Ma non per questo messi nel dimenticatoio dall’autore del Paese dei Mezarat, l’ultimo suo libro che parla proprio del periodo passato a Porto.
«Mi colpì subito la sua intelligenza presente, viva e aperta che quel bambino faceva emergere nel suo voler apprendere sempre di più – commenta l’anziana maestra. Era bravissimo nella lingua italiana, un autentico vulcano nello scrivere. Ed eccelleva nel disegno. Le sue composizioni erano sempre da 9 e da 10…anche se alla fine ero costretta ad aggiustare il voto con 7 a causa dell’ortografia che lasciava a desiderare». Proprio per questi motivi non si stupì, la maestra Perelli, quando apprese del Nobel. «Per ragioni di famiglia io mi trasferii da Porto Valtravaglia e non ebbi più sue notizie – conclude l’insegnante. Poi iniziò a venire alla ribalta il nome di Fo nel teatro. Pur non condividendo le sue idee politiche, ritengo Dario una grande persona. Devo ammettere che non mi stupii quando appresi del Nobel. Intelligente e volitivo, ha avuto tutto dalla vita, ma spero che si converta prima di affidare l’anima al Signore!».
Il ricordo del Dario è ancora vivo tra la gente di Porto Valtravaglia e di Castelveccana, entrambi luoghi frequentati dal giovane Fo. Tante sono le persone che ricordano alla maestra Perelli di essere stata l’insegnante di un premio Nobel. Paolo Tognetti, classe 1924, è uno di questi. Era in classe con Fo e vive con la sua Famiglia a Castelvaccana. «Un compagno simpatico – dice Tognetti, che ricorda bene anche la Porto Valtravaglia di quei tempi. Non giocavamo spesso assieme perché stava di casa a lago, mentre noi abitavamo verso la montagna». Poi, quasi con orgoglio, si sbilancia nell’inevitabile dialetto che tante volte Fo avrà sentito nelle storie dei fabulatori, e, perentorio, porta in palmo di mano il vecchio amico e le sue doti…«mì, a scola, s’evi un testùn, lü un testina».


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Pubblicato il 15 Novembre 2002
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