Gilli: «L’allarme inquinamento dei Verdi è un botto che fa pluff»

Il primo cittadino risponde alle recenti critiche del portavoce dei Verdi Roberto Strada

riceviamo e pubblichiamo

Sarà il periodo natalizio, che induce ad utilizzare le candele (ma come decorazione); sarà la vigilia di capodanno, che rende più spiritosi; ma il botto inscenato dal portavoce dei Verdi ha fatto proprio pluff. 

Il Sig. Roberto Strada, come da copione personalizzando la politica, nelle dichiarazioni da Voi pubblicate, accusa di immobilismo e d’ignavia Sindaco ed Assessore alla Viabilità ed a ciò attribuisce l’imminente soffocamento della città; approfittando di un dato meramente contingente, traccia scenari apocalittici e fatali. 

Occorre, tuttavia, considerare con indulgenza festiva affermazioni che suonano altamente stonate e, soprattutto, omissive; certo, non frequentando il Consiglio Comunale (di cui non si fa parte per non volontà del corpo elettorale) e limitandosi a qualche disinformata scorribanda polemica, si dimentica che questa Amministrazione: 

1) ha significativamente ridotto l’inquinamento dell’asse Via Carcano-Via Caduti della Liberazione, con la creazione di una rotatoria (ma il Sig. Strada anche su ciò ha avuto da ridire; tempo fa ha ridicolizzato lo studio eseguito dal Consulente del Comune, che pure ha notevoli titoli accademici; Strada – nome est omen – ne sa consustanzialmente di più); 

2) ha modificato, potenziandolo, il servizio di trasporto pubblico urbano (promuovendone la conoscenza e l’uso anche mediante giornate di funzionamento gratuito, come in tutte le domeniche di dicembre….); 

3) ha raggiunto accordi con la Provincia di Varese e con il Comune di Gerenzano, per l’eliminazione di due impeditivi semafori, sostituiti da rotatorie, a confine tra Saronno e Gerenzano, sta eseguendo lavori per altre rotatorie (Via Volonterio, Via Sampietro) e ne ha in cantiere altre per il 2003; 

4) ha incentivato la realizzazione di piste ciclopedonali e ne ha in progetto per il 2003; 

5) ha aderito (seppure con dei distinguo per la dislocazione) al potenziamento del trasporto pubblico ferroviario con il ripristino della linea passeggeri Saronno-Seregno ed il rilancio della stazione di Saronno Sud (già da settembre le corse dei treni sono raddoppiate), così da favorire lo scambio gomma-ferro; 

6) ha ampliato grandemente l’offerta di parcheggio presso la stazione di Saronno Centro, per favorire l’uso del treno; 

7) ma soprattutto ha preso coscienza del fatto che il maggiore inquinamento da trasporto avviene per il traffico di attraversamento urbano da parte di automobili e, massime, di camion. Una presa di coscienza che non si è limitata ad uno studio (o ad un P.T.U. perfetto solo sulla carta), ma che si è spinto a far sedere con successo attorno ad un unico tavolo gli altri Comuni contermini, la Provincia, la Regione, la Società Autostrade, in vista di una sistemazione globale della viabilità nel Saronnese, che eviti – finalmente – il pernicioso attraversamento di Saronno e degli altri Paesi, stretti nella morsa di un traffico sempre più caotico.

Tutto ciò è sfuggito al Sig. Strada, che – comunque – non sarebbe mai d’accordo neppure con la creazione di una nuova viabilità, progettata nel modo più rispettoso e meno invasivo. Pedemontana, variante della Varesina, "tangenziale est" di Saronno, ecc. costituiscono secondo lui una minaccia gravissima; meglio colonne di camion in Via Larga-Miola-Piave o Volonterio-Prealpi o Lazzaroni-Europa; proposte alternative: zero (salvo l’autoreferenziale ed apodittico sogno di una riduzione del 20% del traffico veicolare: come attuarlo? Mettendo i gabellieri alle porte di Saronno per riscuotere un pedaggio? Vietando la circolazione al traffico a servizio della produzione e del commercio? Reistituendo la cinta daziaria?). 

Saronno non è un’isola, né felice, né infelice; è strutturalmente integrata in un hinterland molto popolato e molto industrioso, al centro di tre Province e dotata di grande attrattività; da sola non ha né le forze, né gli spazi per migliorare la viabilità, privata e pubblica; questa Amministrazione è stata l’unica ad avere una visione comprensoriale del fenomeno, è stata l’unica a stringere accordi con gli altri Enti interessati. Come si vede, ci siamo dati da fare, eccome; quanto al prendere in giro, sarebbe utile sapere che cosa pensino gli Italiani delle grandi opere infrastrutturali bloccate da anni dall’opposizione cieca e pregiudiziale di certi "Verdi", a causa della quale alcune grandi vie di comunicazione, risalenti a decenni fa, sono diventate quotidiane occasioni di incidenti, anche mortali; nel loro piccolo, i Saronnesi, per oltre l’80%, si sono dichiarati ben favorevoli alle rotatorie fustigate da Strada: sbagliano anche loro, evidentemente, e faranno la fine dei topi di Hammelin. Con molti e cordiali saluti, grato per l’ospitalità.

Il sindaco di Saronno
Pierluigi Gilli

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Dicembre 2002
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