La Saronno-Seregno arriva in consiglio provinciale

La riqualificazione della tratta ferroviaria che ha provocato un ricorso al Tar di centinaia di cittadini è oggetto di una mozione della Margherita

La questione del ricorso al Tar presentato dai cittadini contro il progetto di riqualificazione della line ferroviaria Saronno Seregno, arriva in consiglio provinciale. I consiglieri della Margherita, Emilia Frigerio e Angelo Tettamenzi (entrambi di Saronno) hanno infatti presentato una mozione sull’argomento. Documento che sarà discusso nella seduta provinciale di questa sera, giovedì 19 novembre.
I residenti della zona avevano sollevato il problema in quanto le Ferrovie Nord Milano avevano realizzato un progetto di massima, approvato da Regione e Comune, in cui la linea in questione, su cui da decenni viaggiano due treni merci al giorno, sarebbe stata oggetto di riqualificazione nei prossimi anni. Secondo il progetto sarebbero stati oltre 300 i treni giornalieri che avrebbero dovuto utilizzare la linea. 
I cittadini hanno così presentato ricorso al Tar, nonostante il sindaco Pierluigi Gilli abbia chiesto alle Ferrovie
Nord di rivedere il progetto per far passare la nuova linea nei campi vicini, in quanto non si tiene conto degli enormi disagi per i residenti.
«Temendo che questa riqualificazione possa trasformarsi in un’ennesima penalizzazione per la città di Saronno che vorrebbe inevitabilmente tagliate In due dall’aumento delle corse dei treni, ma soprattutto in previsione di un’Inevitabile raddoppio dei binari, con conseguente forte incremento dei transiti, andrebbero a gravare in maniera inaccettabile su un popoloso quartiere residenziale, passando I convogli a pochi metri dalle case – si legge nella mozione – si impegna la Giunta Provinciale affinchè, attivandosi a tutti i livelli, promuova da parte delle FNM un progetto che definendo un nuovo tracciato per la linea ferroviaria in questione, extraurbano, lo attesti presso la stazione sud di Saronno. Tale soluzione, potenziando la stazione sud, che diverrebbe un vero polo di interscambio ferro/gomma, deve prevedere soluzioni logistiche atte a consentire tale funzione. In particolare per quello che conceme il pareheggio di auto e mezzi pubblici su gomma. Inoltre promuova un’azione di sensibilizzazjone sulla Regione Lombardia, Ente deputato a rilasciare l’autorizzazione, che recependo il progetto dovrà attivarsi affinchè vengano fomite le risorse aggiuntive necessarie».
 


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Dicembre 2002
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