Un “Ponte Magico” per unire l’Italia e la Svizzera

Lavena Ponte Tresa – Nasce un nuovo premio letterario in provincia; ne parlano il sindaco di Ponte Tresa e l'ideatrice Chiara Zocchi. In giuria anche Alda Merini

Ponte Magico nasce dal desiderio di far conoscere il mio paese al di là dei negozi, del commercio e di ogni altra questione non legata a fatti culturali». Così Donata Mina, sindaco di Lavena Ponte Tresa, spiega la genesi di un nuovo premio letterario che andrà ad arricchire le offerte culturali della provincia. La presentazione ufficiale del Premio avverrà giovedì 3 aprile presso l’Università della Svizzera Italiana di Lugano, sede scelta quasi a sancire il concetto stesso di ponte che faccia da trait-d’union tra realtà, politiche e geografiche, diverse. «Scrivi una storia per bambini-bambini e per grandi-bambini»: così recita il bando che è destinato a giovani sopra i 17 anni e ad adulti sotto i 40. Ma è un premio che al di là dell’anagrafe degli autori avrà nei piccoli lettori il vero destinatario.

A Chiara Zocchi (foto), la giovane scrittrice varesina, è stato chiesto di realizzare il progetto: «Abbiamo ideato tre livelli di giuria – racconta l’enfant prodige della nostra letteratura (che confessa di aver quasi terminato il suo ultimo libro) -: il primo, di cui fanno parte oltre a me, anche figure come Silvio Raffo e Lidia Ravera farà una prima scrematura dei racconti pervenuti, fino ad arrivare ad un numero di dieci: un secondo livello con Alda Merini, Vittoria Fiacchini, Roberto Piumini. I tre giurati sceglieranno i migliori cinque. Poi la vera novità: una giuria composta da 16 bambini, 8 italiani e 8 svizzeri, indicherà la classifica finale, al termine di una serata in cui i cinque racconti prescelti saranno recitati da un attore». Questa novità dice molto dello spirito con cui il sindaco ha voluto affrontare questo progetto: il tema dei racconti sarà proprio il ponte: massima libertà di ispirazione ma con l’evidente intento di favorire la dimensione fantastica e dunque in senso lato infantile della creazione letteraria. «Il Ponte è naturalmente quello che unisce ciò che la storia e la geografia tendono a dividere – commenta ancora il sindaco -. È un luogo fisico, ma anche un luogo dell’immaginazione. Nel nostro caso poi al di là del ponte c’è la Svizzera. Ci piace, anzi lo riteniamo necessario che il nostro sforzo venga recepito anche al di là. Per questo presenteremo il premio proprio a Lugano, all’università della Svizzera Italiana. Lugano poi è sede dell’associazione Italiani nel mondo. E poi perché mi piacerebbe fosse il veicolo perché questa terra diventi conosciuta anche in ambito internazionale». Il premio ha il patrocinio, oltreché della Regione Lombardia, anche della Provincia Varese. Ma niente paura, nessun intento di far concorrenza al Premio Chiara. «Assolutamente – chiosa il sindaco; non lo troverei giusto nei confronti della mia città e dei suoi abitanti fare un doppio di qualcosa che già esiste. Sarà una cosa totalmente diversa. Lo prova il fatto che già l’anno prossimo i testi premiati quest’anno verranno musicati e fra due anni vedranno una loro trasposizione teatrale. Insomma sarà un premio letterario, ma anche qualcosa di più, con tantissime sorprese».

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Pubblicato il 31 Marzo 2003
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