Alitalia, lo sciopero degli equipaggi mette in ginocchio anche Malpensa

Hostess e steward contestano il piano di razionalizzazione della compagnia di bandiera che prevede tagli del personale di bordo. In tilt lo scalo della brughiera, con voli cancellati all'ultimo momento

Voli cancellati, file ai check-in e viaggiatori tanto arrabbiati da far intervenire anche le forze dell’ordine. E’ questo il quadro delle agitazioni attuate dai dipendenti Alitalia che oltre a Fiumicino, nella giornata di sabato, hanno messo nel caos anche Malpensa. 
Le proteste dei dipendenti Alitalia sono mirate contro il piano di riorganizzazione che la compagnia di bandiera sta attuando e che da oggi vede come sua prima conseguenza la riduzione del personale di volo di un’unità per i voli interni e per tratte fuori dai confini nazionali della durata inferiore alle due ore. E sono proprio loro, hostess e steward, ad essere i protagonisti delle principali agitazioni che rendono impraticabili numerosi decolli; gli assistenti di volo, mettendosi in massa in malattia, hanno provocato la sospensione di decine di voli. I viaggiatori, spesso ignari della situazione, si sono messi comunque in coda ai check-in di Malpensa sperando di arrivare ugualmente a destinazione. Ma sul più bello, ecco apparire la scritta "non partente" di fianco alla destinazione sperata, così da costringere a scegliere il volo successivo, sperando nella fortuna di potersi imbarcare. Oltre all’improvvisa cancellazione del volo, i viaggiatori hanno lamentato anche l’insufficiente informazione ricevuta al numero verde Alitalia. Alcuni  viaggiatori, snervati da ore di attesa, hanno perso le staffe così da costringere perfino l’intervento della polizia.
La situazione, come si è detto, ha provocato nella giornata di ieri anche la paralisi dei voli Alitalia a Fiumicino; per questo motivo la Procura della Repubblica capitolina ha deciso di aprire un fascicolo sull’accaduto.
Ma la riduzione del personale in servizio non è però  l’unica novità; da oggi infatti Alitalia ha abolito il carrello dei pasti sostituendolo con un vassoio box con snack, bibita, tovagliolo e salvietta.
Se sul piano sindacale il Sulta – il sindacato autonomo –  denuncia il profilarsi di 400 tagli per i dipendenti della compagnia di bandiera, critiche, talvolta anche paradossali se confrontate con quelle dei politici varesini, piovono dal mondo della politica. A sparare contro le scelte dei rinnovati vertici di Alitalia, che vedono in Bonomi l’uomo del cambiamento e del possibile rilancio dell’hub lombardo, si scaglia Enrico Gasbarra, presidente della provincia di Roma. Secondo Gasbarra la nomina di Giuseppe Bonomi alla presidenza di Alitalia metterà a rischio l’economia di Roma perché depotenzierà Fiumicino a favore di Malpensa.

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Pubblicato il 01 Giugno 2003
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