La Stazione delle Ferrovie Nord Milano di Caronno Pertusella come una discarica? È quello che si chiede un lettore di Varesenews che ha segnalato alla redazione lo stato del giardinetto antistante l’entrata della stazione. «È noto a tutti, ma forse non a chi di dovere – spiega il solerte lettore -, che sistematicamente qualcuno distrugge il verde delle aiuole e le attrezzature come panchine, posti telefonici e riempie prato e piazzale di cartaccia, vetro. La pulizia viene effettuata forse una volta al mese. È possibile che nessuno intervenga».
Effettivamente il giardino antistante la Stazione di Caronno non è che sia proprio un bello spettacolo. Panchine scardinate, cartelli stradali distrutti, ma soprattutto lattine, cartacce, bottiglie di birra in ogni angolo. E cestini vuoti. Sembra che da settimane il piazzale non venga pulito. «Ma non è così – spiegano i responsabili della stazione -. La pulizia è di competenza del Comune e passano regolarmente la mattina presto, due volte alla settimana. Il problema sono i ragazzi che si fermano tutte le sere qui davanti e che distruggono tutto, lasciando in giro le immondizie». La questione è stata segnalata più volte alla Polizia Locale. «Fino a qualche tempo fa – proseguono dalla Stazione – si mettevano pure a giocare a pallone contro le vetrate della stazione».
Della situazione è piuttosto allarmato anche il sindaco, Luigi Arnaboldi: «Con la pulizia i nostri mezzi passano regolarmente. La situazione va avanti così da mesi e non sappiamo più cosa fare, basti pensare che almeno tre volte l’anno cambiamo le panchine perché vengono distrutte. Quando arrivano gli uomini della polizia locale questi ragazzi fanno gli angioletti. I vigili vengono anche presi in giro dai giovani che mostrano subito loro le carte d’identità. Se non li prendiamo sul fatto non possiamo far nulla. Recentemente stiamo mandando in giro la sera degli agenti in borghese, ma non vi sono ancora risultati tangibili». «Naturalmente non si tratta solo di ragazzi – conclude il primo cittadino -. È soprattutto un fattore di educazione. Ci sono anche molti adulti che buttano le cartacce per terra pur avendo il cestino a dieci metri. Per quanto riguarda i ragazzi non si può dire nemmeno, come si faceva una volta, che non c’è nulla. Oggi c’è persino troppo: la piscina, il palazzetto, la biblioteca, le associazioni, gli oratori. Di centri ce ne sono, ma questi giovani preferiscono stare al freddo e scaldarsi distruggendo tutto. La situazione non è semplice».
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