Alptransit: il tunnel del Ceneri non si tocca

Aumento dei costi e ipotesi di ridimensionamento del progetto: ma la galleria nel Canton Ticino non è a rischio

Giù le mani dal tunnel del Ceneri. All’indomani delle notizie relative all’aumento dei costi  – circa 700 milioni di franchi – della realizzazione delle nuove trasversali alpine, in sostanza il progetto AlpTransit, il Ticino si mobilita. Tra le conseguenze immediatamente previste dopo la notizia della lievitazione delle spese, è infatti al vaglio quella di ridurre il progetto complessivo dell’opera, eliminando per il momento dalle priorità proprio il tunnel del Ceneri. Una ipotesi che trova reazioni sia da parte del presidente del governo ticinese, Marco Borradori che dall’Ufficio federale dei trasporti. Proprio oggi Marco Borradori ha ribadito che la galleria del Ceneri è un progetto importante non solo per il Canton Ticino ma per tutta la Svizzera e che senza la sua realizzazione l’intero progetto di alta velocità per il quale si sta scavando nel massiccio del Gottardo una galleria dei record non avrebbe senso. 

Ma getta acqua sul fuoco anche l’ufficio federale dei trasporti. Il suo direttore Max Friedli ha avuto modo di esprimere la sua posizione: da un lato ribadendo ll’importanza del tunnel del Ceneri nell’integrità del progetto Alp Transit, dall’altro ridimensionando il problema legato all’impennata improvvisa dei costi. 
Friedli, in una intervista radiofonica alla radio svizzera tedesca, ha ricordato che per il finanziamento dell´infrastruttura dei trasporti pubblici sono previsti 30,5 miliardi di franchi e che tale importo deve essere utilizzato per la realizzazione dei grandi progetti ferroviari – nuove trasversali alpine (NTFA) e Ferrovia 2000 -, nonché dei lavori volti a ridurre i rumori e dei raccordi alle reti ad alta velocità europee. Di questi 30 miliardi – ha sottolineato Friedli – una decina sono ancora "liberi". E Ferrovia 2000 costa circa 1,5 miliardi in meno del preventivo, ha aggiunto. 
In sostanza,  dunque, non ci dovrebbe essere un immediato problema di reperibilità di fondi, anche a fronte di aumento di costi dovuti da problemi logistici superiori alla previsioni. Un sistema di compensazione, all’interno dell’intero progetto delle trasversali alpine, potrebbe far defluire i finanziamenti, in un primo tempo previsti per altre zone dove in effetti i costi  dovessero risultare invece inferiori. La rinuncia a costruzioni non ancora avviate, in ogni caso, non è del tutto scongiurata. Ma – secondo Friedli – è più probabile che ad essere sacrificate siano le gallerie di Hirzel e dello Zimmerberg, entrambe nel canton Zurigo.

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Pubblicato il 08 Febbraio 2004
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