Si torna a parlare degli ecomostri a Brebbia

Incontro pubblico, venerdì 27, per richiamare l'attenzione su una urbanizzazione intelligente compatibile

Basta ecomostri, un’altra strada è possibile. Gli attivisti del Comitato Ambiente e salute di Brebbia, Lega ambiente e il circolo di Ispra ci riprovano e indicono un incontro pubblico che già si sarebbe dovuto tenere a fine gennaio e poi mai di fatto realizzato. Ma dall’appello di allora contro il presunto scempio ambientale perpetrato dall’amministrazione brebbiese, un lungo dibattito è sorto, testimoniato anche dalle numerose testimonianze pubblicate da Varesenews. 
La questione non è affatto sopita: «In molti posti della provincia aree industriali, centri commerciali e residenze consumano aree preziose senza relazione con i bisogni reali. Si può seguire un’altra strada» è l’esortazione che ancora sollecitano gli ambientalisti. 
Di nuovo nel mirino l’acquapark costruito subito alle spalle del centro  storico, la clinica della Fondazione Borghi e i futuri progetti di un centro commerciale. Tre esempi che hanno diviso la popolazione. 
Esempi, secondo il comitato, di edificazione squilibrata nel rapporto tra «urbanizzazione e natura. Occorre invece  – sottolineano gli organizzatori della serata – commisurare l’urbanizzazione alle reali esigenze di tutti. Prendersi cura dei valori del nostro territorio». 
L’incontro pubblico è fissato venerdì 27 febbraio alle ore 21 presso l’auditorium di Brebbia.  Sarà presente il Comitato di Brebbia Azioni, la dottoressa Trotti del Parco del Ticino che relazionerà su salvaguardia e valorizzazione delle emergenze naturalistiche. Hanno già assicurato la loro partecipazione: Associazione Commercianti, Col diretti, Confederazione italiana agricoltori, Italia Nostra, Legambiente e gruppi e persone da Angera, Bardello, Cadrezzate, Ispra, Malgesso, Mercallo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Febbraio 2004
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