Una festa all’inglese per i ragazzi del Candiani
Dopo gli esami studenti e professori del liceo artistico statale si sono ritrovati nella villa di via XX Settembre
Racchiusi in mattinata gli ultimi elaborati della maturità nel solito pacco cartaceo, chiuse definitivamente le aule scolastiche dell’Istituto, la sera si è fatta festa. Una festa attesa, esorcizzata, temuta, finalmente raggiunta. E anche la Villa di Via XX settembre, nuova appendice del Liceo Artistico "Paolo Candiani", era pronta al nuovo evento. Tutta agghindata con tavolini e fiori e cesti multicolori, ultimo non ufficiale lavoro scolastico dei giovani studenti dell’artistico. Così, di fronte a genitori, insegnanti e studenti il preside del liceo artistico Paolo Candiani, Andrea Monteduro ha aperto i festeggiamenti e con il presidente della commissione di maturità, Salvatore Minnella, ha consegnato i tanto sospirati diplomi.
(sopra: Marco Merenda, studente del Candiani, recentemente premiato come vincitore del concorso "Un gioiello per la Rocca")
Una festa e una serata che fa un po’ l’occhiolino alle identiche situazioni conclusive di studio dei paesi anglosassoni ma che, in questo caso, si libera della possibile e manifesta retorica racchiusa nell’avvenimento e che ha lasciato spazio allo spirito giocoso degli studenti dell’artistico. E non poteva essere diversamente in una scuola, come l’artistico, che persegue come obiettivo didattico, insieme alle conoscenze e alle competenze nei settori dell’arte e della progettazione, la capacità di rielaborare nozioni in forme e nuovi contenuti.
Raggiunto il tanto meritato traguardo, gli studenti hanno così saputo trasformare una manifestazione, apparentemente di saluti e convenevoli, in una festa tra amici. L’elemento del diploma riassume in sé anni di formazione, di interrogazioni, di compiti, di bigiate collaudate e ben programmate, di attività extra curriculari, di gite d’istruzione nel ricco territorio nazionale e anche europeo e che ora apre all’inserimento, a pieno titolo, nel mondo dei "più grandi". Una festa che ha mostrato anche lo standard di abilità e competenze raggiunto dal Liceo bustese premiato da anni da un costante aumento degli iscritti e che attesta la scuola come una di quelle che più conta sul territorio provinciale.
È carica di un certo orgoglio la dichiarazione del preside Monteduro quando attesta i tanti premi nazionali conquistati nel campo della grafica e della progettazione, quando ricorda l’avvio del nuovo indirizzo delle comunicazioni visive, quando ringrazia i circa 130 nuovi diplomati che anche quest’anno hanno raggiunto risultati significativi con almeno una quindicina di eccellenze e qualche lode.
Un ringraziamento dovuto che va anche alla alta professionalità trasmessa del corpo docente agli studenti e che si documenta nei tanti riconoscimenti ricevuti da enti pubblici e privati del territorio e che attestano un ormai consolidato ruolo all’istituto stesso.
E mentre il tempo scherzava tra incertezza di pioggia e la tranquillità di una solare sera estiva, la festa di diploma consolidava e cementava ricordi tra i nuovi adulti, le famiglie e i tanti insegnanti di classe che hanno contribuito ha costruire conoscenze e saperi e cultura civica e umana finiva anche il quarantesimo di fondazione del liceo artistico Paolo Candiani di Busto Arsizio.
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