Il Credito cooperativo cresce ancora
Aperta la quattordicesima filiale
«L’apertura di una filiale per noi è una tappa, non il risultato. – Gianni Macchi, direttore generale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, per una volta gioca in casa. – Questa di Cassano Magnago è una scelta strategica perché crea un collegamento forte tra le due aree storiche di presenza della banca. Ci rivolgiamo, come sempre, ai piccoli imprenditori, alle famiglie, ma con una grande attenzione alle problematiche sociali e del mondo della solidarietà». Una scelta non solo teorica, ma che nel caso dell’apertura della filiale di Cassano si è tramutata in prassi. I primi dieci conto correnti, con un contributo già versato, sono infatti stati aperti per scelta della banca ad altrettante associazioni presenti sul territorio. Neanche a farlo apposta poi il primo finanziamento emesso a cassano è relativo al mutuo Ad-otto, per una famiglia che adotterà un terzo bambino proveniente dal Cile.
La banca, che fa della differenza e della presenza locale le proprie parole d’ordine, non ha un radicamento solo verso il sociale. «Noi facciamo piccoli passi, ma siamo in crescita e le cose vanno molto bene, – ha continuato Macchi, – essere una banca locale ci permette di conoscere bene il territorio».
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente Silvano Caglio. «Tutti gli obiettivi che ci eravamo prefissati in Consiglio di amministrazione sono stati raggiunti. Tre aperture di nuove filiali (Busto Arsizio, Cassano e tra poco Rescaldina) e dei risultati di grande prestigio. Una prova è il fatto che le nostre aperture sono ben accolte da Banca d’Italia. Del resto il nostro sviluppo è fatto con i piedi per terra, una caratteristica che garantisce i nostri oltre 2300 soci».
La banca ha la forza di una realtà locale, ma anche i servizi di un grande gruppo perché il Credito cooperativo è il sesto in Italia e con oltre 3500 sportelli ha la possibilità di essere fortemente competitivo sul mercato.
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