Migliorare le infrastrutture per far crescere il territorio

La viabilità è un fattore essenziale per lo sviluppo economico: è quanto emerge dal convegno "L'area varesina e la realtà europea: sviluppo e ambiente, strade, ferrovie e territorio".

Notevole squilibrio tra le capacità economico-produttive del territorio ed il sistema dei trasporti che lo supporta. E’ tutta qui la sintesi del convegno promosso dall’associazione VareseEuropea "L’area varesina e la realtà europea: sviluppo e ambiente, strade, ferrovie e territorio", incontro che ha visto varie personalità della nostra provincia confrontarsi sui problemi della viabilità. Presenti fra gli altri il Ministro Maroni, l’on. Giuseppe Zamberletti ed il vicepresidente provinciale Giorgio De Wolf. 

Tutti i relatori hanno sottolineato come Varese, territorio di primissimo piano dal punto di vista economico e geografico, in Italia come in Europa, presenti delle carenze inaccettabili sul piano delle infrastrutture. Una grave lacuna che oggi, in un’economia globale in continuo movimento, emerge in tutta la sua gravità. Varese, terra di frontiera e "testa di ponte" dell’Italia nel centro Europa, manca di collegamenti rapidi ed efficienti con la Svizzera. Stesso discorso per quanto riguarda Como e Lecco, che pure sono entrambe province appartenenti alla regio Insubrica. Per non parlare dei collegamenti ferroviari con Milano; i varesini sono gli unici lombardi a dover cambiare treno per arrivare alla stazione Centrale, sia che usino le Ferrovie Nord che le Fs. In un contesto di crescente sviluppo del territorio, basti pensare a Malpensa ed al nascente Polo ospedaliero, queste carenze viabilistiche pesano come un macigno sul futuro del Varesotto, dal momento che oramai competitività deve per forza far rima con mobilità.

Dal convegno sono emerse due idee forti, entrambe volte a migliorare la viabilità lungo l’asse Varese-Como-Lugano. Per quanto riguarda la strada, si tratterebbe di sfruttare meglio l’attuale Pedemontana, collegandola direttamente al capoluogo ed agli svincoli autostradali. Sul versante ferroviario invece, l’ipotesi è quella di riattivare la defunta tratta Varese-Como e collegarla con Lugano, in modo da creare un accesso rapido a tutta la zona del Gottardo. 
Queste sono le proposte sulla carta, in concreto bisogna vedere se e come si muoverà l’estabilshement politico.

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Pubblicato il 25 Settembre 2004
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