Giunta Univa: qualche segnale positivo. Ribolla: «Non illudiamoci»

Il saldo import-export della provincia in attivo per 438 milioni di euro. Delusione sull'Irap

Un’economia che rimane in affanno, seppure con qualche spiraglio di miglioramento nelle ultime settimane. E’ questo il quadro scaturito dalla riunione della Giunta dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese, l’ultima prima della pausa estiva.

L’andamento della produzione industriale nel paese continua ad essere in flessione, nonostante la crescita registrata a livello nazionale (+1,9%) nel mese di aprile. Quello dell’import-export ha segnato, sempre ad aprile, un deficit di oltre 1,3 miliardi di euro, il peggiore dal 1991, dovuto in parte alla crescita in valore delle importazioni di petrolio e gas naturale. Vero è che, nel primo trimestre  di quest’anno, sono cresciute, rispetto allo stesso trimestre di un anno fa, anche le esportazioni e la provincia di Varese ha segnato, al riguardo, un miglioramento superiore al resto del paese: +7,4%, contro +6,3% a livello nazionale e che il saldo tra esportazioni e importazioni è stato, in provincia di Varese, positivo per circa 438 milioni di euro. Ma per l’intero paese,  il saldo della bilancia commerciale continua invece, come detto, ad essere negativo.
Sul fronte delle previsioni, poi, i dati sono sconfortanti. L’ultima nota del Centro Studi Confindustria afferma che l’economia italiana rallenterà nuovamente nel 2005, attestandosi su una crescita dell’1%. Le stime della Banca d’Italia sono ancora più pessimistiche: per il 2005 indicano una crescita prossima allo zero.

In provincia di Varese, oltre al dato positivo, di cui si è detto, relativo alla ripresa delle esportazioni, un altro dato tipicamente congiunturale come l’utilizzo della cassa integrazioni guadagni segna un miglioramento del 20%, nei primi cinque mesi del 2005, rispetto agli stessi mesi del 2004. Si tratta di un ritorno ai livelli del 2003, ma in cifra assoluta il ricorso a questo ammortizzatore sociale – quasi 2 milioni 600 ore autorizzate – conferma la permanente pesantezza della situazione produttiva.
Quale valore attribuire a questi segnali di miglioramento? «Non ci facciamo illusioni – ha detto il Presidente dell’Unione Industriali, Alberto Ribolla – perché l’economia mondiale, pur viaggiando a ritmi ancora sostenuti, sta mostrando chiari segni di rallentamento. L’economia degli Stati Uniti continuerà a crescere quest’anno e nei prossimi, ma a ritmi inferiori a quelli attuali e in rallentamento sono previste anche le economie dell’Est asiatico»
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La Giunta dell’Unione Industriali ha anche affrontato la questione dell’accordo tra Cina e Unione Europea per le limitazioni all’importazione comunitaria di alcune categorie di prodotti tessili, giudicando l’accordo debole per gli interessi dell’industria europea, ma pur sempre preferibile ad una prospettiva di guerra commerciale.
Delusione è stata espressa per la decisone di rinviare al 2006 la riduzione dell’Irap. Una delusione accentuata dalla circostanza che era stata alimentata, in proposito, un’aspettativa e, inoltre, dalla consapevolezza che si tratta di un’imposta iniqua, come si è chiaramente percepito dal dibattimento nel giudizio in corso presso la Corte di Giustizia Europea, chiamata a pronunciarsi sulla sospetta incompatibilità di tale imposta con l’ordinamento comunitario.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 23 Giugno 2005
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