Baresi, patteggiamento in vista per l’ex campione
Il pm Masini ha accettato la proposta dell'avvocato Brusa: pena pari a tre mesi di reclusione, da convertire in una multa da 3500 euro
Franco Baresi fino a pochi mesi fa era sinonimo di certezze. La sua faccia pulita, la maglia numero 6, i suoi scatti, le sue aperture illuminanti, la sua fascia di capitano per venti anni indossata con classe ed eleganza resteranno nella memoria di tutti i tifosi del Milan e degli amanti del calcio in genere.
Da due mesi a questa parte sono invece le vicende giudiziarie ad avere come protagonista, o co-protagonista, l’ex libero della nazionale italiana. Questa mattina, 18 agosto, nell’aula del gup di Varese, Luca Petrucci, per Baresi, insieme alla moglie Maura Lari e ad altri 33 imputati, si è aperta l’udienza preliminare del processo per truffa e appropriazioni indebite ai danni di un gallerista di Torino, Giovanni Mazzoleni. Il raggiro, che ha provocato la perdita di 8 quadri, 5 dei quali di Lucio Fontana, per un valore complessivo di circa 3 milioni di euro: l’organizzazione, la cui mente è stata individuata in Michele Lullo, comprava i quadri, li faceva transitare da casa Baresi, che fungeva da “garante” e dando un surplus al valore del quadro, e poi li rivendeva, facendone perdere le tracce.
Il pm Tiziano Masini ha accettato la proposta di patteggiamento proposta dall’avvocato di Baresi e della Mauri, Mario Brusa: per l’attuale allenatore della “Primavera” e dirigente rossonero, è stata accolta la proposta di patteggiamento, che comporterà il risarcimento pecuniario di 5900 euro. L’udienza per il patteggiamento, per Baresi e la Lari come per altri 4 imputati, si svolgerà il prossimo 14 ottobre, mentre per due detenuti ora agli arresti, Stefano Scatolini e Massimo Frallicciardi, l’udienza di patteggiamento avrà luogo il prossimo 25 agosto, prima della scadenza dei termini.
Due imputati, Michele Lullo e Albano Bruno Bellinato, i due “capi” dell’organizzazione, coinvolti insieme a Alessio Maier, Marcello Gelmini, Angelo Italiano, Stefano Scatolini, Antonio Renzulli, Fiorenzo Cortinovis, Massimo Frallicciardi, Egidio Massimo Maritato, Davide Retroni, Marco Ravagli anche nell’indagine sul traffico di auto di lusso denominata dalla magistratura “Prestige cars” e nell’indagine parallela sulle false finanziarie, hanno chiesto e ottenuto il rito abbreviato. Per tutti gli altri si profila il giudizio, che metterà la parola fine ad una brutta vicenda di raggiri e truffe che ha sporcato la fama e rovinato la reputazione di uno dei più grandi calciatori dei nostri tempi.
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