Un silenzio assordante

Non sappiamo cosa succederà a Varese nell’immediato futuro. Ognuno ha un suo ruolo. Indagini e questioni giudiziarie spettano alla Magistratura. Così come le decisioni politiche spettano ai partiti e ai consiglieri comunali. Noi abbiamo il compito di fare informazione, raccontare quello che conosciamo.
Allora sulla vicenda del sindaco di Varese avevamo il dovere anche di raccogliere dei commenti dei vertici del suo partito. E da questi arriva solidarietà, ma non può passare inosservato un inquietante silenzio. Nessuno, se non sollecitato ha finora preso una posizione. E qui non si parla dei problemi giudiziari, su cui la massima prudenza è non solo saggia, ma doverosa. Si parla degli aspetti politici e pubblici.
Un silenzio che mostra in tutta la sua evidenza uno stato dei fatti che è di fronte a tutti. Fumagalli continua a sbandierare che la sua amministrazione e il suo operato ha un alto indice di gradimento. La prova del nove è arrivata in queste ultime ore e siamo solo all’inizio. Dopo le non esaltanti prove degli ultimi mesi del consiglio comunale, più volte sospeso per assenza del numero legale a causa di motivati malumori di molti consiglieri di maggioranza, ora risulta ovvio che inizi una resa dei conti.
I suoi maggiori alleati soffrono questa situazione e da tempi avevano affilato i coltelli. Le loro responsabilità sono però enormi perché hanno fin qui sottaciuto, e quindi nei fatti accettato non solo l’immobilismo della città, ma anche una serie di operazioni molto discutibili.
In Comune la situazione è davvero pesante e al silenzio della Lega e ai sorrisini di Forza Italia si unisce una strana inquietudine che non promette niente di buono.
Vedremo presto se qualcuno, pensandosi più furbo degli altri, proverà a defilarsi cercando di salvare la propria faccia per evitare di affondare definitivamente. Non sarebbe una bella prova, ma il Sindaco avrà da riflettere anche su questo, oltre che sui silenzi.